TUTTAVIA LA RICORDAVO – CENTO PAROLE
Nell’originale microstoria di oggi il protagonista, ormai solo e l’ultimo a ricordare, si rende conto che manca qualcosa…
t.c.b.
Tuttavia la ricordavo, di Davide Bortolo
Scomparsa! Sono distrutto: ho frugato in ogni luogo da giorni, ho spalancato armadi, rovistato tutta la scaffalatura, spulciato tra raccoglitori, libri, giornali. Ma non trovo alcuna traccia, in alcun capitolo, paragrafo, riga, parola.
Tuttavia sono sicuro di ricordarla! Ho domandato in giro ma non ho avuto riscontro: “Non so di cosa parli!” ha risposto mia figlia.
“Pari impazzito! Hai bisogno d’aiuto?” la diagnosi di papà.
Ora sono stanco, gli occhi si chiudono, chissà, può darsi sia stato solo un sogno.
***
Frattanto, in un vocabolario ingiallito, dopo la parola “Durlindana”, prima di “Fabbisogno” la E quatta, quatta scompariva dal mondo.
Il racconto “Tuttavia la ricordavo” è World © di Davide Bortolo. All rights reserved.
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Tea C. Blanc
È comasca. Vive un po' a Como, un po' in Svizzera. Collabora ad alcune riviste, sia cartacee che digitali. Ha pubblicato un racconto di genere fantastico con Edizioni Dell’Angelo; il romanzo dagli spunti fantascientifici “Mondotempo” (Watson Edizioni, collana Andromeda). Ha partecipato a varie antologie di autori vari con racconti o saggi. Finalista a vari premi, tra cui Premio Urania nel 2024.
Originale e ben scritto. Alle ottime idee basta pochissimo spazio per emergere. Hai evocato una serie di immagini che permangono e si sviluppano anche dopo la fine delle 100 parole. Come il buon vino, lo bevi e ti rimane il sapore in bocca. Bravo