Tosin Cole e la sua esperienza in Supacell
Tosin Cole, protagonista di “Supacell“, che ha già preso parte a due di tali serie di fantascienza su Netflix, racconta come portare l’esperienza nera del sud di Londra nel mondo della fantascienza.
Certo, l’attore britannico, nato in America, ammette che il suo ruolo come tenente Bastian, pilota di caccia stellari, in “Star Wars: Il risveglio della Forza” è stato forse un po’ una toccata e fuga (e avrebbe invece dovuto essere molto di più): era arrivato alle ultime audizioni per il ruolo di Finn per John Boyega, ma “non è andata,” sicché JJ Abrams gli ha poi offerto questa parte.
Tuttavia, nelle stagioni 11 e 12 della serie cult della BBC “Doctor Who“, ha interpretato il ruolo importante di Ryan Sinclair, compagno del Signore del Tempo cioè il dottore, l’attrice Jodie Whittaker. Il che gli conferisce solidi diritti nel settore.
Ma ora c’è un altra serie di fantascienza che lui spera possa diventare qualcosa da raccontare ai nipoti.
“Supacell,” uscito su Netflix il 27 giugno scorso, da un’idea di Rapman, il rapper britannico diventato regista che è salito alla ribalta grazie alla sua serie YouTube di culto in tre parti “Shiro’s Story” e al suo film d’esordio alla regia del 2019 “Blue Story“.
In sostanza, è un classico dramma di supereroi, che segue un gruppo di individui comuni i quali all’improvviso sviluppano poteri speciali che useranno per superare gli ostacoli della loro vita e, alla fine, dovranno affrontare una terribile minaccia nascosta. Ma ciò che distingue “Supacell” è l’ambientazione nel sud di Londra, lontano dai grattacieli del centro città e dai quartieri ricchi solitamente rappresentati sullo schermo, oltre a un cast tutto nero che riflette la diversità economica e culturale di quelle zone.
“Era ora“, dice Cole di “Supacell” perché porta l’esperienza nera di Londra nel mondo della fantascienza. “Avremmo già dovuto avere qualcosa del genere, ma non c’è momento più perfetto di questo. Quindi sono contento di essere in un progetto di tale portata, qualcosa che non si è mai fatta prima, soprattutto a Londra“.
E Cole non è solo un partecipante in “Supacell“, ma guida il cast come Michael, un fattorino infatuato della sua ragazza Dionne (Adelayo Adedayo) che scopre di potersi teletrasportare attraverso lo spazio e il tempo. Tocca a Michael riunire il gruppo di individui dotati di super poteri per impedire che nel futuro si verifichi una tragedia.
Cole conosceva Rapman molto prima di lavorare con lui. I due si erano incontrati per la prima volta a una proiezione e poi si erano frequentati regolarmente nel sud di Londra. Ci dice che parlavano spesso di fare qualcosa insieme e che Cole avrebbe dovuto apparire in “Blue Story“, ma non si sono ritrovati coi tempi. “Ci eravamo incrociati e avevamo quasi lavorato insieme, ma non ci siamo riusciti”, dice. “A volte le cose non funzionano, ma eccoci qui con ‘Supacell‘”.
Cole dice che quando ha sentito parlare per la prima volta dello show, gli era sembrato epico, ma era particolarmente attratto dall’ambientazione perché la conosceva davvero bene. “È venuto fuori Il mio lato patriottico“, dice. Quando ha letto la sceneggiatura, la sua reazione è stata di riconoscere i personaggi, perché erano le persone della sua scuola o le sue sorelle. “Erano veramente reali e autentici. Quindi vedere una vera rappresentazione autentica del sud di Londra, escludendo i poteri!, è stato qualcosa con cui mi sono identificato, e ho pensato: già, riesco a vedermi mentre lo guardo ed è qualcosa di cui voglio far parte’“.
Anche “Supacell” ora potrebbe aggiungersi nel curriculum di Cole alla notevole lista di film di fantascienza da lui interpretati.
Dopo aver mosso i primi passi nella televisione britannica (come molte star del Regno Unito, la soap opera per adolescenti “Hollyoaks“), è apparso di recente in entrambi i film “The Souvenir” di Joanna Hogg, nell’acclamato film biografico “Till” di Chinonye Chukwa e, l’anno scorso, nel reboot di “House Party“. All’inizio di quest’anno, ha interpretato il leggendario tastierista dei Wailers Tyrone Downie nel film biografico musicale di grande successo della Paramount “Bob Marley: One Love“, mentre prossimamente interpreterà un pastore nella commedia live-action di Amazon MGM “Three Bags Full: A Sheep Detective Movie” al fianco di Hugh Jackson ed Emma Thompson.
Tornato sul piccolo schermo, ha avuto un ruolo importante nella prima stagione del dramma legale del 2022 di AMC “61 st Street“, interpretando un atleta del liceo scambiato dalla polizia per un membro di una gang di Chicago.
E c’è anche il palcoscenico: Cole è attualmente impegnato al fianco di Heather Agyepong nella commedia romantica di Benedict Lombe “Shifters“, che presto debutterà nel West End.
Ma “Supacell” offre a Cole la sua più grande possibilità di farsi conoscere da un pubblico più vasto, un ruolo da protagonista in una serie patinata e chiacchierata, ad alto budget, che è sugli schermi di tutto il mondo. È uno spettacolo in cui si ride, si piange, si ama, si combatte e, come da natura della storia, si teletrasporta magicamente nello spazio e nel tempo.
“Sempre, che io ricordi, ho desiderato essere un protagonista“, dice Cole, imitando la famosa battuta iniziale di “Quei bravi ragazzi“.
“Ma si capisce, una cosa di questa portata è come inoltrarsi in un territorio inesplorato e sono felice per l’opportunità. Credo si tratti semplicemente di dimostrare che puoi condurre una storia, dimostrando una gamma di emozioni che coinvolgano la gente. E da qui, spero che si generino altre opportunità“.
Sergio Giuffrida
Classe 1957, genovese di nascita, catanese d'origine e milanese d'adozione. Collabora alla nascita della fanzine critica universitaria 'Alternativa' di Giuseppe Caimmi, e successivamente alla rivista WOW. Dai primi anni Novanta al novembre 2021 è stato segretario del SNCCI Gruppo Lombardo. Attualmente è nel board di direzione con Luigi Bona della Fondazione Franco Fossati e del WOW museo del fumetto, dell'illustrazione e del cinema d'animazione.