SUNDANCE FILM FESTIVAL 2019
Creato nel 1978 da Robert Redford e oggi diventato il più importante festival indipendente della scena mondiale, il Sundance Film Festival offre attraverso una selezione di 120 opere le cose più interessanti nell’ambito dei filmaker emergenti, dei documentari americani e delle novità più originali nel panorama della settima arte del periodo.
In svolgimento nella cittadina di Park City nello Utah questo evento è un programma del Sundance Institute la cui prossima edizione si svolgerà tra giovedì 24 gennaio e domenica 3 febbraio 2019 il cui line-up è stato appena ufficializzato evidenziando una straordinaria crescita delle autrici, pari a circa il 40% del totale.
Seppur poco incline alle tematiche del thriller, del fantastico e della fantascienza abbiamo estrapolato una rosa di opere, tra film e documentari, che invece vi si avvicinano. In particolare è nella sezione Mezzanotte che troviamo alcune opere di sicuro interesse quali:
Little Monsters
Pellicola australiana scritta e diretta da Abe Forsythe, Producers: Jodi Matterson, Bruna Papandrea, Steve Hutensky, Keith Calder, Jessica Calder. Nel cast: Lupita Nyong’o, Alexander England e Josh Gad. La storia è dedicata agli insegnanti d’asilo che devono infondere nei bambini fiducia e sicurezza aiutandoli a superare la paura di essere divorati dagli zombi.
Memory – The Origins of Alien
Scritto e diretto da Alexandre O. Philippe e prodotto da Kerry Deignan Roy, il documentario racconta la storia mai detta delle origini che stanno dietro al celebre film di Ridley Scott, Alien: una visione unica e singolare del simbiotico lavoro di creazione di un capolavoro in cui miti greci ed egiziani si mescolano con i fumetti underground, l’arte di Francis Bacon e le cupe visioni di Dan O’Bannon e H.R. Giger esplorando i fantasmi dell’inconscio collettivo.
Mope
Diretto da Lucas Heyne che l’ha sceneggiato insieme a Zack Newkirk, il film prodotto da Kelly Hayes, Brian Cooper, Kern Saxton e Danny Roth, racconta di 2 mopes, nomignolo che definisce il più basso livello di performer maschili nell’universo dell’industria del porno, e del loro sogno di sfondare nello stardom. Nel cast: Nathan Stewart-Jarrett, Kelly Sry, Brian Huskey, Max Adler, David Arquette e Tonya Cornelisse.
Sweetheart
Diretta da JD Dillard che lo ha scritto insieme a Alex Theurer e Alex Hyner, la pellicola è stata prodotta da Jason Blum, JD Dillard, Alex Theurer, Alex Hyner e Bill Karesh e racconta della naufraga Jenn che non solo scopre di essere totalmente sola, ma oltre a sopravvivere deve confrontarsi ogni notte con una presenza oscura e malevola. Nel cast: Kiersey Clemons, Emory Cohen, Hanna Mangan Lawrence e Andrew Crawford.
The Hole in the Ground
Pellicola irlandese diretta da Lee Cronin che l’ha sceneggiata insieme a Stephen Shields. Prodotta da John Keville e Conor Barry il cast è formato da Seána Kerslake, James Cosmo, Kati Outinen, Simone Kirby, Steve Wall e James Quinn Markey. Tutto ruota attorno alla misteriosa scomparsa nel bosco del figlio di Sarah. Quando ritornerà sembrerà lui ma solo in apparenza.
The Lodge
Coproduzione anglo-americana diretta da Veronika Franz e Severin Fiala, su una loro sceneggiatura a cui ha lavorato anche Sergio Casci. Prodotta da Simon Oakes, Aliza James e Aaron Ryder si tratta di un cupo e crescente thriller della personalità ambientato in una isolata comunità nordica su cui aleggia una sorta di maledizione in una famiglia. Nel cast: Riley Keough, Jaeden Martell, Lia McHugh, Alicia Silverstone e Richard Armitage.,
Anche nella sezione Kids troviamo un’opera interessante:
The Witch Hunters
Pellicola Serbo-Macedone diretta da Rasko Miljkovic su sceneggiatura di Marko Manojlovic e Milos Kreckovic. Prodotta da Jovana Karaulic, con nel cast Mihajlo Milavic e Silma Mahmuti l’opera racconta il mondo immaginario e fantastico in cui si immerge il decenne Jovan per scappare dalla realtà, ma tutto cambia quando il suo nuovo compagno di classe Milavic lo coinvolge nella caccia alla sua matrigna strega.
Due le presenze del genere anche tra i 18 film delle premiere:
I Am Mother
Una pellicola australiana prodotta da Timothy White e Kelvin Munro, diretta da Grant Sputore su sceneggiatura di Michael Lloyd Green che sullo sfondo dell’estinzione dell’umanità racconta di un’adolescente allevata da un robot progettato per ripopolare la terra. Il loro legame unico è minacciato quando un estraneo arriva con notizie allarmanti. Nel cast: Clara Rugaard, Rose Byrne e Hilary Swank.
Relive
Prodotto da Jason Blum e Bobby Cohen, diretto da Jacob Estes che lo ha sceneggiato insieme a Drew Daywalt, il film interpretato da David Oyelowo, Storm Reid, Mykelti Williamson, Alfred Molina e Brian Tyree Henry racconto di un uomo che dopo la scomparsa della sua famiglia in quello che sembra essere un omicidio, riceve una telefonata da uno dei morti, sua nipote. Cambiano così i parametri della sua realtà e le telefonate lo aiutano a riscrivere la storia.
Altra curiosità nella sezione Next delle premiere è
Light From Light
Diretto e sceneggiato da Paul Harrill, prodotto da James M. Johnston, Kelly Williams, Toby Halbrooks, Elisabeth Moss, Tim Headington e Theresa Page; interpretato da Marin Ireland, Jim Gaffigan, Josh Wiggins, Atheena Frizzell e David Cale, il film racconta di Shelia, una mamma single che è anche un investigatore del paranormale qui incaricato di investigare su una possibile possessione nella fattoria di una vedova nel East Tennessee.
Anche nella sezione competitiva dei World Cinema Documentary si trovano dei prodotti interessanti
Lapü
Pellicola colombiana prodotta da Julián David Quintero. diretta e sceneggiata da Juan Pablo Polanco e César Alejandro Jaimes vede nel cast Doris González Jusayú e Carmen González Jusayú. Nel mezzo del deserto di Guajira, Doris, una giovane donna Wayuu, esuma i resti di sua cugina per incontrarla per l’ultima volta, attraverso un rituale e un viaggio sensoriale che la portano a confrontarsi con la morte e fondere il mondo dei sogni con il mondo dei viventi.
The Magic Life of V
Coproduzione Finlandese-Danese e Bulgara, prodotta da Kaarle Aho, Kai Nordberg, diretta da Tonislav Hristov che l’ha scritta insieme a Kaarle Aho la pellicola racconta la storia di Veera e del fratello, ossessionati da traumi infantili, che usano una serie multipla di giochi di ruolo e di identità, streghe e maghi, per affrontare i demoni del proprio passato e l’eredità del padre violento.
Stieg Larsson – The Man Who Played With Fire
Opera svedese diretta e sceneggiata da Henrik Georgsson, prodotta da Mattias Nohrborg e Fredrik Heinig, il documentario affronta la genesi e i retroscena che l’autore della trilogia di Millennium ha dovuto affrontare esplorando anche fino a pericolose conseguenze gli estremi dell’attivismo politico conservatore e neonazista.
Nella sezione Drama troviamo
Koko-di Koko-da
Svedese-Danese questa produzione di Johannes Nyholm, diretta e sceneggiata Johannes Nyholm e interpretata da Leif Edlund, Ylva Gallon, Peter Belli e Katarina Jacobson racconta del viaggio di una coppia che mentre cerca di ritrovare un’intesa si trova suo malgrado a confrontarsi con una inquietante compagnia di artisti che emerge dai boschi, terrorizzandoli, attirandoli in un vortice di terrore psicologico e umiliante degrado.
Infine in competizione nella sezione dei documentari USA ci sono
Apollo 11
Diretto da Todd Douglas Miller che lo ha prodotto insieme a Thomas Petersen e Evan Krauss si tratta di una accurata e fedele ricostruzione del primo viaggio dell’uomo sulla Luna con riprese a 70mm e testimonianze audio dalla missione mai sentite prima.
Hail Satan
Diretto da Penny Lane e prodotto da Gabriel Sedgwick, il documentario getta uno sguardo sull’intreccio tra religione e attivismo, raccontando l’ascesa del Tempio Satanico che alla distanza di soli sei anni dalla sua nascita si è affermato come uno dei più controversi movimenti religiosi della storia americana. Il tempio chiede una rivoluzione satanica per salvare l’anima della nazione. Ma sono reali?
Sergio Giuffrida
Classe 1957, genovese di nascita, catanese d'origine e milanese d'adozione. Collabora alla nascita della fanzine critica universitaria 'Alternativa' di Giuseppe Caimmi, e successivamente alla rivista WOW. Dai primi anni Novanta al novembre 2021 è stato segretario del SNCCI Gruppo Lombardo. Attualmente è nel board di direzione con Luigi Bona della Fondazione Franco Fossati e del WOW museo del fumetto, dell'illustrazione e del cinema d'animazione.