NEVIO ZECCARA: SCIENZA, FANTASCIENZA E DIVULGAZIONE
Nevio Zeccara (Rovigo, 1924 – Roma, 2005), dimenticato maestro fumettista, esordì nel mondo della nona arte già nel 1947 su Gli Albi del Vittorioso, Capitan Walter e Il Vittorioso. Tra il 1961 e il 1974 collabora con la casa editrice britannica Amalgamated Press/Fleetway realizzando diverse serie di guerra.
Alla sua passione per l’aviazione unisce l’interesse per il volo spaziale, infatti negli anni Sessanta è impegnato nell’illustrare molte saghe fantascientifiche come Oltre il Sole e Willy West, entrambe pubblicate sul Il Giorno dei Ragazzi.
Grazie alla sua collaborazione con lo Studio Giolitti, realizza le prime due storie, uscite tra il 1967 e il 1968, della serie a fumetti basata sulla serie televisiva Star Trek, in quegli anni ancora sugli schermi americani, pubblicati dall’americana Gold Key/Western Publishing. Lo stesso Alberto Giolitti e altri artisti del suo studio realizzeranno le successive storie fino al 1976. La serie arriverà anche in Italia grazie agli Albi Spada che li pubblicherà dal 1972, ben prima dell’approdo nel Bel Paese della serie televisiva, avvenuto solo nel 1979 col titolo di Destinazione cosmo. Sempre per la Gold Key realizzerà anche storie per Explorers of the Unknown, The Twilight Zone, adattamento della celebre serie televisiva Ai confini della realtà, e Starstream.
In Italia, dal 1970 al 1987 è impegnato con Il Giornalino delle Edizioni San Paolo. Qui, tra il 1971 e il 1972, realizza Gli astrostoppisti, sorta di versione nostrana della Guida galattica per autostoppisti nata contemporaneamente con i personaggi di Douglas Adams se non poco prima. La serie nasce con la complicità e la collaborazione di Alfredo Castelli, futuro papà di Martin Mystère, il quale la seguirà solo il primo anno.
Nel 1976 iniziano le avventure di Kriss Boyd, probabilmente il suo personaggio più celebre, un agente galattico dai poteri telepatici. La sua saga a fumetti si può dividere in tre blocchi: il primo è quello delle origini (1976-1979) in cui ci sono storie che vanno dallo spionaggio alla fantascienza classica (per esempio L’antiquario, Pianeta di fango, o Virus); il secondo (1980-1987) è quello epico o delle saghe spaziali, le cui suggestioni spaziano da Flash Gordon (Il pentagono delle forze) a Star Trek (Gente di altrove); il terzo blocco (1999-2000) è quello del reboot e restyle, dove tornano temi e alieni già visti ma mancano del guizzo avventuroso e della sperimentazione grafica che avevano caratterizzato il periodo epico e in generale le storie appaiono più piatte.
Tra fine anni Settanta e primi Ottanta, fanno la comparsa, sempre su Il Giornalino, le miniserie dal titolo Viaggio nel… Il loro scopo era puramente didattico/divulgativo ma di grande impatto visivo ed emotivo. I protagonisti erano presentati come i due nipoti di Kriss Boyd, Mara e Zino, due ragazzini che chi scrive ricorda di aver visto anche nella serie del personaggio ma non è ancora riuscito a ritrovare la storia in cui appaiono, insieme al loro mentore, il robot Tau Bis. Le storie avevano sicuramente un forte riferimento fantascientifico. La prima serie era ambientata nel corpo umano, all’interno del quale, come nel film Viaggio allucinante, i due ragazzini e il robot viaggiano miniaturizzati. Ovviamente era un espediente per permettere a Tau Bis di spiegare come funzionava il corpo umano, alla stregua della serie a cartoni animati Siamo fatti così, uscita comunque qualche anno dopo. La seconda serie è un viaggio all’interno del sistema solare, la terza nell’intero universo. La quarta serie, invece, ripercorre la storia della Terra. Anche se alcune delle storie risentivano dei limiti delle conoscenze scientifiche dell’epoca e pur essendo divulgazione per ragazzi, le storie erano affascinanti e chi le ha lette, le ricorda con piacere e un pizzico di nostalgia.
Nel 1985 fa una breve apparizione I fuggiaschi, serie che ricorda molto la serie televisiva britannica I sopravvissuti con la differenza che nel fumetto molti dei protagonisti sono adolescenti e a risaltare è il taglio religioso della serie. L’Europa è infatti caduta e un misterioso popolo orientale, gli Zorkas, perseguita i superstiti cristiani. A memoria di chi scrive, questa serie durò poco più di un anno per poi sparire per sempre.
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Ora passo alla prima persona per qualche considerazione personale. Io credo che Nevio Zeccara sia stato un grande maestro a cui il fumetto di fantascienza italiano deve molto. Il mio stesso interesse per la fantascienza e per l’astronomia è nato ed è stato influenzato seguendo le sue storie a fumetti. Eppure…
Eppure, pensateci un attimo, quanti secondo voi hanno sentito parlare di Esploratori dell’ignoto o hanno visto un’immagine di Oltre il Sole, di Willy West o di Kriss Boyd?
Da anni sto portando avanti un lavoro di ricerca personale per avere almeno un elenco completo delle storie di Kriss Boyd pubblicate in Italia. In Spagna, per esempio, c’è un rinnovato interesse verso il personaggio, da loro furono pubblicate solo una decina di storie nei primi anni Ottanta. Nei paesi dell’ex-Jugoslavia uscì un almanacco monografico e in Olanda vennero pubblicate una decina di storie, diverse da quelle spagnole e in bianco e nero. Paradossalmente, l’Italia è la patria di questo personaggio eppure da noi, salvo chi lo lesse all’epoca, quasi nessuno lo conosce.
Della serie Viaggio attraverso l’universo sono riuscito a recuperare tutte le storie. Chi è interessato, lo invito a passare dalla mia pagina Facebook Kriss Boyd – Agente galattico per saperne e vederne di più.
Max Strano
Grande appassionato di astronomia, scienza, fantascienza, divulgazione e musica (oltre di un milione di altre cose), da anni ha focalizzato il suo interessi su questi argomenti che spera un giorno di riuscire a fondere in una serie di progetti.