NETFLIX CANCELLA LA SERIE “THE OA”
Non saranno i molti a sentire la mancanza di The OA che, dopo i mediocri risultati della seconda stagione su Netflix, non è stata riconfermata per una terza stagione, salvo eventuali difficili ripescaggi da parte di altre piattaforme.
La serie thriller-mistery è interpretata da Brit Marling nei panni di una donna cieca scomparsa sette anni prima e tornata improvvisamente con la vista ripristinata. Ora si riferisce a se stessa come l’OA, ovvero Original Angel. La donna recluta una piccola squadra per aiutare a salvare altre persone che sono scomparse, aprendo un portale in un’altra dimensione.
Brit Marling
In realtà la Marling, oltre che a interpretare la serie, ha partecipato alla creazione assieme a Zal Batmanglij. Entrambi hanno anche lavorato come produttori esecutivi insieme a Brad Pitt, Dede Gardner, Jeremy Kleiner e Sarah Esberg di Plan B Entertainment e Michael Sugar di Anonymous Content.
“Siamo incredibilmente orgogliosi dei 16 capitoli ipnotizzanti della serie e siamo grati a Brit e Zal per aver condiviso la loro audace visione e averlo realizzato grazie anche al loro incredibile talento artistico,” ha affermato Cindy Holland, vice presidente dei contenuti originali di Netflix. “Non vediamo l’ora di lavorare di nuovo con loro in futuro, in questa e forse in molte altre dimensioni…“
Oltre a Marling nella serie hanno recitato anche Emory Cohen, Patrick Gibson, Jason Isaacs, Ian Alexander, Phyllis Smith, Brendan Meyer, Brandon Perea, Will Brill, Sharon Van Etten, Scott Wilson, Alice Krieg e Paz Vega.
Curiosa anche la gestazione: la prima stagione aveva debuttato nel dicembre 2016, mentre la seconda stagione è uscita quasi tre anni dopo, nel marzo di quest’anno.
Bassa audience?
Netflix in genere non rilascia dati sull’audience della sua piattaforma di streaming, però ha detto più volte che l’equazione per il rinnovo di uno spettacolo prende in considerazione il numero di spettatori rispetto ai costi reali di produzione e distribuzione.
A ogni modo, la serie ha ricevuto recensioni per lo più positive dalla critica, con le due stagioni di otto episodi che riportano una valutazione media di approvazione pari all’84% su Rotten Tomatoes.
Sergio Giuffrida
Classe 1957, genovese di nascita, catanese d'origine e milanese d'adozione. Collabora alla nascita della fanzine critica universitaria 'Alternativa' di Giuseppe Caimmi, e successivamente alla rivista WOW. Dai primi anni Novanta al novembre 2021 è stato segretario del SNCCI Gruppo Lombardo. Attualmente è nel board di direzione con Luigi Bona della Fondazione Franco Fossati e del WOW museo del fumetto, dell'illustrazione e del cinema d'animazione.