L’HORROR MERCY BLACK IN ARRIVO SU NETFLIX
Netflix ha annunciato l’acquisizione di un nuovo titolo dai maestri dell’horror della Blumhouse Productions che sarà presto disponibile sulla piattaforma streaming: Mercy Black
La società americana ha annunciato l’accordo firmato dallo sceneggiatore e regista di Austin, Owen Egerton, già noto per Follow e Blood Fest.
Il concept del film è liberamente ispirato al fenomeno Slenderman e al reale caso di Mary Bell, divergendo tuttavia con colpi di scena unici.
“È la storia di una donna 15 anni dopo aver pugnalato un compagno di classe,” spiega lo stesso Egerton. “Lei ha commesso questo orrendo atto per evocare un fantasma chiamato Mercy Black… Adesso sta uscendo da un manicomio ed è presumibilmente guarita, quando suo malgrado comincia a vedere tutte le cose che non avrebbe mai pensato di rivedere e rivivere. La creatura diventa un successo virale tanto che anche il suo giovane nipote ne diventa ossessionato… così la donna deve, forse per la prima volta, affrontare quello che ha fatto ma soprattutto il potere di questa creatura mitica.”
Daniella Pineda (Jurassic World: Fallen Kingdom) recita insieme a Austin Amelio (The Walking Dead), Elle LaMont (Alita: Battle Angel), Lee Eddy (Camp Camp), Janeane Garofalo (Wet Hot American Summer) e la nuova arrivata Miles Emmons.
Il film è il terzo di Egerton, che è anche un romanziere (suo il bestseller How Best to Avoid Dying) ed è membro di una factory della scena comica di Austin come attore di lungo corso in spettacoli dal vivo della popolare troupe di Master Pancake di Alamo Drafthouse: a parere dei critici (e del pubblico) i loro spettacoli sono assolutamente da non perdere.
Nel fare Mercy Black, Egerton confessa: “Ho costruito quest’horror utilizzando elementi spiazzanti e situazioni che oltre che spaventare fanno anche sentire terribilmente a disagio… Vedrete, il film è pieno di colpi di scena e sorprese e di tutte le cose che amo di più nei film dell’orrore, ma alcuni dei momenti più terrificanti sono quando due persone parlano e viene fuori una verità troppo difficile da accettare… Come mi ha chiesto Jason Blum l’idea è stata quella di far si che il film funzionasse pur togliendo mostri, effetti e colpi di scena. Alla fine resta una storia forte, ricca e sentita come in un film indipendente del Sundance Film Fest. Ed è questo quello che conta…”
Nel futuro di Egerton nuove sceneggiature sospese tra thriller, sci-fi e distopie: “È bello perdersi in tutto questo… quello che posso dirvi è che ci sono dei robot!” ha concluso l’autore.
Sergio Giuffrida
Classe 1957, genovese di nascita, catanese d'origine e milanese d'adozione. Collabora alla nascita della fanzine critica universitaria 'Alternativa' di Giuseppe Caimmi, e successivamente alla rivista WOW. Dai primi anni Novanta al novembre 2021 è stato segretario del SNCCI Gruppo Lombardo. Attualmente è nel board di direzione con Luigi Bona della Fondazione Franco Fossati e del WOW museo del fumetto, dell'illustrazione e del cinema d'animazione.