L’uomo venuto dall’impossibile
Nel 1893 Londra è sconvolta dai delitti di Jack lo squartatore. Nel frattempo lo scrittore Herbert George Welles (Malcolm McDowell) mostra ai suoi ospiti a cena la creazione di una macchina in grado di viaggiare nel tempo e di ritornare autonomamente poi alla data e al luogo di partenza. Confessa di non avere ancora il coraggio per utilizzarla ma di desiderare tanto andare nel futuro, dove il progresso tecnologico e culturale avrà di fatto certamente portato alla eguaglianza fra gli individui e alla pace mondiale.
La presentazione viene però interrotta dall’arrivo di alcuni poliziotti che chiedono di poter perquisire l’appartamento: quando trovano una borsa con dei guanti macchiati di sangue e dei ferri medici presumono che uno degli ospiti della serata, un chirurgo di nome John Leslie Stevenson (David Warner) sia il pluriomicida squartatore che stanno cercando ma non riescono a procedere all’arresto perché approfittando della confusione il sospettato fugge utilizzando la macchina del tempo.
Al ritorno della macchina, Wells è costretto a viaggiare egli stesso nel tempo, con il fine di raggiungerlo e fermarlo, ritrovandosi così nel 1979 (il presente all’epoca del film), in una società ostile diversissima da come l’aveva immaginata, aiutato solamente da una impiegata di banca Amy (Mary Steenburgen).
Time after time rappresenta il debutto alla regia di Nicholas Meyer, divenuto precedentemente famoso per la sceneggiatura di Sherlock Holmes: soluzione settepercento in cui il celebre detective incontra Sigmund Freud e successivamente degli ottimi Star Trek II l’ira di Khan e Rotta verso l’ignoto, oltre dello scioccante The day after sulle conseguenze di una guerra nucleare. Nel 1986 fu anche co-sceneggiatore di un altro film di viaggio nel tempo: Rotta verso la terra (Star Trek IV).
Il film iniziò a prendere vita quando Meyer rimase affascinato dalla lettura della prima parte di un romanzo in fase di scrittura dell’amico Karl Alexander, lo opzionò e scrisse una sceneggiatura che fu venduta alla Warner Bros con la condizione di essere anche il regista della pellicola (il romanzo fu poi pubblicato in contemporanea con l’uscita del film nelle sale).
Per il ruolo del futuro scrittore de La guerra dei mondi fu scelto Malcolm McDowell, violentissimo Alex in Arancia meccanica qui in uno dei suoi rari ruoli di eroe positivo.
Sul set del film conobbe Mary Steenburgen, che sposò l’anno dopo e che rimase sua compagna per dieci anni.
L’attrice statunitense nel 1990 fu nuovamente protagonista in una storia di “amore e viaggi nel tempo”, questa volta nei panni della donna del passato che si innamora di un uomo del futuro, in Ritorno al futuro: Parte III di Robert Zemeckis.
Jack lo squartatore è interpretato da David Warner, rivelatosi all’inizio degli anni ’60 con Morgan matto da legare e successivamente specializzatosi in ruoli di villain. Fu anche scelto da Wes Craven per il ruolo di Freddy Krueger ma altri impegni lavorativi lo costrinsero a rinunciare e il ruolo fu assegnato a Robert Englund.
Nel 1991 tornò a lavorare con Nicholas Meyer in Rotta verso l’ignoto, nel ruolo del Cancelliere Gorkon.
La colonna sonora porta la firma di Miklos Rozsa, uno dei più leggendari compositori di colonne sonore degli anni d’oro di Hollywood, lavorando per le pellicole di registi come Hitchcock, Wilder e per i colossal storici della MGM fra cui Ben.Hur con cui vinse il suo terzo premio Oscar.
Alla sua uscita Time after time ebbe un discreto successo di pubblico, divenendo con gli anni un cult movie. Recentemente è stata annunciata la realizzazione di una serie televisiva ispirata al film, la cui produzione dovrebbe cominciare alla fine del 2016.
La battuta da ricordare:
“È proprio il mio tempo… io mi sento a casa… la violenza di questo mondo ha superato persino la mia: novant’anni fa io ero un mostro, oggi un frustrato. Il futuro non è come pensavi, è uguale a me“
Titolo Italiano | L’uomo venuto dall’impossibile | Interpreti | Malcolm McDowell | |
Titolo originale | Time after Time | |||
Produzione | Usa / Warner Bros | David Warner | ||
Anno | 1979 /Colore | |||
Durata | 112′ | Mary Steenburgen | ||
Regia | Nicholas Meyer | |||
Musiche | Miklos Rozsa | Charles Cioffi | ||
Tratto dalromanzo | – |
Giovanni Bartolucci
(1970 - 2017) Nato a Ferrara. Collezionista appassionato di cinema di fantascienza e non solo, ha collaborato ad alcuni festival nazionali ed internazionali e ad alcuni forum specializzati sul cinema di genere, con particolare interesse alle questioni legate ai rapporti fra gli autori e la censura e le varie versioni dei film.