LO STANZINO DI ADA – CENTO PAROLE
Daaren Urthling è lo pseudonimo di Andrea Rinaldi. Appassionato di fantascienza. Classe 1966, è un ingegnere informatico e da sempre lavora nello sviluppo del software. Di lui leggiamo il suo primo drabble per questa rubrica.
La sua microstoria, non particolarmente originale, ha il pregio però di narrare un evento totalmente imprevisto e con impreviste conseguenze. Quello che viene chiamato un cigno nero…
t.c.b.
Lo stanzino di Ada, di Daaren Urthling
Era molto soddisfatto di Ada, il suo robodomestico ultimo modello con link permanente alla IA in cloud.
Cucinava, faceva ordine, funzionava da allarme e segretaria, reperiva istantaneamente informazioni utili per il lavoro. Interfacciata in linguaggio naturale, era anche una piacevole compagnia.
Le aveva persino predisposto un apposito stanzino tutto suo, per metterla in ricarica: preferiva attivarla solo manualmente, per non trovarsela in giro per casa all’improvviso.
Vedendo sullo smartwatch la notifica: “Attacco hacker senza precedenti alla rete informatica globale!”, istintivamente chiamò Ada: “Accendi il notiziario”. Ricordò che era ancora in ricarica. Si alzò.
La porta era aperta. Lo stanzino, vuoto.
Il racconto “Lo stanzino di Ada” è World © di Daaren Urthling. All rights reserved.
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Immagine di Aristal
Tea C. Blanc
È comasca. Vive un po' a Como, un po' in Svizzera. Collabora ad alcune riviste, sia cartacee che digitali. Ha pubblicato un racconto di genere fantastico con Edizioni Dell’Angelo; il romanzo dagli spunti fantascientifici “Mondotempo” (Watson Edizioni, collana Andromeda). Ha partecipato a varie antologie di autori vari con racconti o saggi. Finalista a vari premi, tra cui Premio Urania nel 2024.
