J.K. Rowling polemica
J.K. Rowling, l’autrice di “Harry Potter” è tornata sotto i riflettori dopo aver dichiarato su Twitter che i giovani vengono “deviati” verso l’uso di ormoni e immotivati interventi chirurgici.
Tutto questo perché la scrittrice si è dichiarata ferocemente contraria a quelle terapie di ‘conversione‘ che trasformerebbero un uomo in donna, o viceversa (Transgender)
“Molti, me compresa, pensano che si stia assistendo a un nuovo tipo di terapia di conversione per i giovani gay, avviati su un percorso permanente di uso medicale che comporterebbe la perdita della loro fertilità e / o la piena funzione sessuale“, ha twittato Rowling.
Tutto nasce da un lungo post che la scrittrice ha pubblicato sul suo sito. L’argomento è talmente complesso da essere difficile da riassumere in una semplice idea, tanto è vero che si sono presto generati diversi rivoli di discussione.
In origine le polemiche sono nate, come accennato, da una supposta incompatibilità filosofica tra J.K. Rowling e coloro che decidono di cambiare sesso, o sessualità.
Secondo la scrittrice cambiare sesso attraverso un procedimento, ‘meccanico’, con un’operazione chirurgica non è etico.
Se la sessualità non è autentica, non può nemmeno esistere l’attrazione verso il medesimo sesso. Se la sessualità non è vera, si cancella del tutto la realtà viva di qualsiasi donna. Io conosco dei transessauli e li apprezzo, ma cancellare il concetto di sesso cancella la capacità e la possibilità di molti di parlare della loro vita. Non è una cosa odiosa dire la verità.
Sergio Giuffrida
Classe 1957, genovese di nascita, catanese d'origine e milanese d'adozione. Collabora alla nascita della fanzine critica universitaria 'Alternativa' di Giuseppe Caimmi, e successivamente alla rivista WOW. Dai primi anni Novanta al novembre 2021 è stato segretario del SNCCI Gruppo Lombardo. Attualmente è nel board di direzione con Luigi Bona della Fondazione Franco Fossati e del WOW museo del fumetto, dell'illustrazione e del cinema d'animazione.