IL GIARDINO DI VOYNICH – CENTO PAROLE
Mi ha confessato che questo è il suo primo lavoro di scrittura proposto a qualcuno. Mi è piaciuto per l’originalità del tema.
Per capire appieno il microracconto, bisogna sapere che cos’è il manoscritto di Voynich. O meglio, sapere quel poco che si sa, perché ancora oggi questo antico codice medievale resta misterioso. Contiene un sistema di scrittura sconosciuto ed è illustrato con piante di cui si sa ancora meno. Scopriamo in quale modo l’autore ne ha svelato il mistero…
t.c.b.
Il giardino di Voynich, di Giovanni Ortu
La vetrata colorata della serra vibrava, attraversata dalla luce violenta della supernova.
Aprii la doppia anta e la fiammata di colori mi avvolse; esitai sulla soglia, proteggendo gli occhi abbacinati, senza fiato nel calore calcinante.
Tendendo il braccio per schermare la vista con la mano, avanzai alla cieca.
Attraverso le dita vidi, nel controluce crudele, le piante di Voynich nutrirsi, ondeggiando nel fiume di energia, mentre cantavano la sinfonia della radiazione.
E mentre il relitto stellare obliterava la vita dalle mie cellule, le foglie danzavano, i calici stillavano oro, le spore attendevano l’onda d’urto finale per riprendere il viaggio infinito.
Il racconto “Il giardino di Voynich” è World © di Giovanni Ortu. All rights reserved.
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Tea C. Blanc
È comasca. Vive un po' a Como, un po' in Svizzera. Collabora ad alcune riviste, sia cartacee che digitali. Ha pubblicato un racconto di genere fantastico con Edizioni Dell’Angelo; il romanzo dagli spunti fantascientifici “Mondotempo” (Watson Edizioni, collana Andromeda). Ha partecipato a varie antologie di autori vari con racconti o saggi. Finalista a vari premi, tra cui Premio Urania nel 2024.