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IL CONCORSO – CENTO PAROLE

IL CONCORSO – CENTO PAROLE
Il drabble di oggi è della sottoscritta, che avevamo già letto in altre due ministorie (qui e qui). Lo inserisco giusto per fare un po’ da spartiacque e rinnovare la richiesta di drabble: ormai abbiamo autori che spediscono con regolarità, ma siamo sempre contentissimi di ricevere miniopere di cento parole da nuovi scrittori. Spedite, spedite, spedite! Trovate indicazioni in fondo alla pagina.

Quanto alla storia di oggi, una fortunata e giovane coppia vince un concorso e forse prende la cosa un po’ sottogamba…

t.c.b.


Il concorso
, di Tea C. Blanc

Marta e io avevamo vinto una notte al castello di Bran. Lasciammo i piccoli ai nonni e partimmo eccitati e felici.
Tutto risultò perfetto come ci avevano promesso: l’arredamento antico era oscuro e minaccioso, un fantasma (forse una proiezione installata in vari punti strategici delle numerose sale) ogni tanto ci appariva frettoloso, la sera il maggiordomo dal viso cereo e la divisa nera ci aveva indicato la nostra stanza. Marta, voltandosi, mi aveva sorriso con occhio perverso. Fu l’ultimo che le vidi in volto.

La mattina dopo uscirono dal castello due vecchi, lei aveva i capelli imbiancati, lui camminava col bastone.

 

 

Questo racconto è World © di Tea C. Blanc. All rights reserved.

 

(Partecipa alla rubrica Drabble!
Segui questo link e spedisci un tuo breve racconto di cento parole)

 

Nell’immagine “The Sparrow and the Hawk” del pittore Jack Vettriano

 

Tea C. Blanc
Tea C. Blanc
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È comasca. Vive un po' a Como, un po' in Svizzera. Collabora ad alcune riviste, sia cartacee che digitali. Ha pubblicato un racconto di genere fantastico con Edizioni Dell’Angelo; il romanzo dagli spunti fantascientifici “Mondotempo” (Watson Edizioni, collana Andromeda). Ha partecipato a varie antologie di autori vari con racconti o saggi. Finalista a vari premi, tra cui Premio Urania nel 2024.

2 Comments

  1. Marco Bizzarri

    Molto interessante, nonostante la brevità riesce a cogliere nel segno e a risultare diretto e graffiante, oltre a lasciarti inquietanti interrogativi su cosa sia effettivamente successo in quel breve lasso di tempo. Ottimo.

  2. Francesco Suriano

    L’io narrante della prima parte sparisce con tutta la sua baldanza e il sorriso della giovane moglie…Da chi ci vengono le inquietanrti informazioni finali? Non lo sapremo mai

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