I figli dell’invasione di John Carpenter – 4
I figli dell’invasione (The Midwich Cuckoos) ritorna sugli schermi nel 1995, lo stesso che era stato portato superbamente sullo schermo nel 1960 da Wolf Rilla, con lo stesso titolo, diretto con la mano sinistra da John Carpenter.
Qualcosa d’insolito sta attraversando la costa e passa sopra la casa di Barbara ed Alan Chaffee (Karen Kahn e Christopher Reeve).
I due stanno dormendo nell’alba nascente ma un leggero fruscio sveglia l’uomo che va alla finestra e guarda il cielo con aria perplessa. Non vede nulla d’insolito. Barbara si avvicina al marito e lo bacia.
Siamo a Midwich, un paesino di duemila abitanti e Frank e Jill McGowan (Michael Parè e Linda Koslowski) si sono alzati e si stanno dirigendo alla festa che viene tenuta davanti alla scuola dagli studenti e dagli abitanti del paese.
Jill è preside nella piccola scuola e una delle organizzatrici della festicciola.
Giunti con il furgone di Frank, l’uomo comincia a scaricare del materiale, poi torna indietro per recuperare delle bombole di elio che servono per gonfiare i palloncini.
L’uomo, alla stazione di servizio, incontra Alan che si sta dirigendo fuori città per un consulto, mentre la moglie sta facendo visitare una villetta a due eventuali compratori.
Qualcosa sorvola i partecipanti alla festa che cadono a terra come morti. La stessa cosa succede nelle case e in tutto il paese.
Frank sta rientrando quando vede ai bordi delle strade delle mucche per terra e deve sterzare bruscamente per evitare un camion. Però perde i sensi e il suo furgone urta contro la staccionata incendiandosi. Fine della partecipazione di Michael Parè.
Sono le dieci di mattina.
Quando, nel pomeriggio, Alan ritorna verso casa, trova un blocco presieduto dai militari che hanno tracciato una linea bianca oltre la quale non si può andare se non si vuole correre il rischio di cadere a terra svenuti, forse morti.
Alan chiede alla dottoressa Susan Verner (Kirstie Alley) quale possa essere la causa del fenomeno, ma non c’è spiegazione a un qualcosa di così ben delimitato che è capace pure di penetrare attraverso la maschera antigas di un soldato mandato a fare da cavia volontaria.
Sono le ore 16, preciso come un cronometro svizzero, il fenomeno finisce e tutti riprendono conoscenza.
Melanie Roberts (Meredith Salenger) svenuta nel bagno, cerca di fermare una mezza alluvione perché le si è allagata la casa.
Oltre a Frank, un’altra vittima è stata l’uomo che stava preparando la grigliata. Caduto sulla medesima si è arrostito anche lui. Una squadra batteriologica esamina l’aria, l’acqua e tutto ciò che è necessario ma così come è nato, il fenomeno è sparito misteriosamente.
Fino a qui il remake di Carpenter segue quadi pedissequamente il film di Rilla, ma è già entrato in scena il personaggio di Kirstie Alley che avrà un ruolo dominante nella storia mentre Reeve ha su di sé l’incarico di interpretare i personaggi dello scienziato e del dottore che poi divide a sua volta con la nuova entry…
Il tempo passa e le donne si presto accorgono di un misterioso fenomeno che le sta colpendo. Melanie, piangendo, si reca in chiesa per parlare con il Reverendo George (Mark – Luke Skywalker – Hamill, quasi irriconoscibile) e la cosa comincia a creare dei problemi anche gravi come quello causato a Calle Blum (Constance Forslund) il cui marito, Ben (Peter Jason) è appena tornato dopo parecchio tempo dal Giappone dove lavorava e si ritrova la moglie incinta senza nemmeno sapere chi ringraziare.
Si consideri poi che anche la figlia è incinta ed ecco che il clima che spira nella casa non è certamente dei più idilliaci.
Anche Barbara ha scoperto di essere incinta e lo comunica con un simpatico biglietto ad Alan, ma lui ne è invece preoccupato e quando Jill lo va a trovare in ambulatorio per sapere anche lei gli esiti degli esami, non se la sente di rincuorare l’amica. Anzi, le dice che nel paese si sta verificando un numero assolutamente inconsueto e spropositato di future nascite.
Poco prima dell’evento, Alan convoca una riunione alla Midwich Meeting Hall, presente anche la dottoressa Verner, chiamata da Alan. Gli abitanti del paese sono tutti preoccupati perché temono che possano nascere dei mostri.
Alan è più preoccupato di quanto dia a vedere perché è sicuro che tutto sembra essere in relazione all’accaduto di quello inspiegabile svenimento collettivo, ma cerca comunque di rassicurare i suoi concittadini.
***
Alan: “No, amici, questo non è vero. Non è.… ascoltatemi… non è vero, sono chiacchiere infondate. Anche mia moglie aspetta un figlio, siamo nella vostra identica situazione. So cosa pensate, perciò ripeterò quello che ho detto a qualcuno di voi. Ai miei controlli non è risultata alcuna anormalità, nessuna in nessuna visita, chiaro questo? Ora ascoltiamo…per favore ora ascoltiamo la dottoressa Verner. È venuta qui per dire qualcosa a tutti noi.“
Susan: “Comincerò col dirvi che a tutti noi sta molto a cuore la vostra buona salute… (Poiché in fondo tutto il mondo è paese le prime parole della scienziata sono accolte con mormorii di sano scetticismo) …Ognuno di voi potrà decidere individualmente e mi rendo conto che le vostre scelte saranno forse le più sofferte, coinvolgenti e difficili scelte di tutta la vostra vita. Tuttavia, poiché le vostre gravidanze sono al centro di immenso interesse scientifico per il Ministero della Sanità e per la Fondazione Nazionale, quelle che porteranno al termine la gestazione, oltre al rimborso di ogni spesa prenatale, riceveranno un sussidio di tremila dollari mensili a patto…a patto che permettano regolari visite di controllo dei neonati da parte dei nostri specialisti… Ma io non vorrei che consideraste questo sussidio come una forma di pressione. Sta solo a voi decidere e chi vorrà interrompere la gravidanza avrà ovviamente ogni diritto di farlo. Può provvedere privatamente e per chi ha problemi finanziari a giorni verrà una nostra squadra medica. La scelta è vostra.“
In autunno, dieci donne, vergini e non, si ritrovano incinte di dieci bambini. Partoriscono poi, nove mesi dopo, contemporaneamente, nove bambini con strani occhi e con capelli quasi bianchi, che si rivelano dotati di fortissimi e malvagi poteri telepatici, solo uno di essi non sopravvive al parto.
***
I bambini, crescendo, formano delle coppie fisse, tutti tranne uno: David, che ha perso la sua compagna alla nascita.
Contrariamente agli altri che non sembrano avere o mostrare sentimenti umani, David si dimostra in grado di sentire emozioni e di essere compassionevole nei confronti delle persone, cosa che spinge gli altri bambini del gruppo a emarginarlo.
Ben presto, tra tutti i bambini, attira sempre più considerazione la figura di Mara “figlia” di Alan e di Barbara, la quale è morta suicida, ma si sospetta di un possibile omicidio eseguito con le menti aliene. Mara è la più spietata del gruppo, è quella che rigetta per prima David in quanto capace di esprimere emozioni umane.
Il motivo che pare spingere David a sentirsi più vicino agli umani che ai suoi coetanei è proprio la perdita della sua compagna che gli ha creato un senso di vuoto e dolore. La madre del ragazzino è Jill McGowan, preside della scuola del paese, che immediatamente capisce la natura diversa del “figlio” parlando con lui di vari argomenti, tra i quali anche la morte della neonata con cui avrebbe dovuto legare.
Quando i bambini sentono dolore, o in qualche modo percepiscono comportamenti negativi da parte delle persone, usano le loro abilità mentali per fare del male a chi ha procurato loro fastidio. Nella maggior parte dei casi uccidendo.
Quello che sembra essere un caso più unico che raro, in realtà si è manifestato in altri luoghi, ma le colonie di infanti malvagi sono state eliminate non appena si sono manifestate difficoltà nella loro gestione.
Intuendo che a Midwich la situazione è ben diversa e fuori controllo, la squadra scientifica capitanata dalla dottoressa Susan Verner opta per la fuga, ma la donna viene uccisa dai bambini dopo esser stata costretta a mostrare a David il cadavere della neonata e quello che è il suo vero aspetto alieno… Susan aveva tenuto il corpo per studiarlo in gran segreto, per capire meglio la natura di questi esseri dalla forma infantile ma estremamente dotati e cattivi.
Gli abitanti sono esasperati, e una folla si raduna in piazza per discutere animatamente sui bambini, nel tentativo di placare l’ondata di uccisioni e violenza che sta affliggendo la cittadina.
Quando il capo della folla muore sotto l’influenza psichica dei bambini, la gente inizia a fuggire impaurita riversandosi per le strade, in nascondigli di fortuna.
Nel frattempo, il governo invia diversi poliziotti sul posto aiutati anche da un’unità della Guardia Nazionale che ha ricevuto l’ordine di uccidere tutti i bambini. Ma le cose non vanno come previsto: i bambini manipolano le menti delle forze dell’ordine creando uno spettacolare quanto sanguinoso scontro a fuoco che termina con la morte di tutti i tutori della legge.
Alan inizia a escogitare un piano estremo e rischioso, che sembra essere l’ultima cosa possibile da fare per sopravvivere ai bambini.
Si è reso infatti conto di poter schermare i propri pensieri pensando in maniera intensa a qualcosa. Porta quindi all’intero della classe dei bambini una valigetta contenente un dispositivo esplosivo a orologeria con cui far saltare l’intero edificio.
Alan, capendo la natura diversa di David gli chiede di lasciare un attimo l’aula per andare a prendere i libri dalla sua auto. Mara intuisce tutto. Impedisce a David di uscire e cerca di leggere i pensieri di Alan.
Nel frattempo, arriva Jill, madre di David che lo porta in salvo. I bambini si concentrano tutti insieme per leggere la mente di Alan, e sul punto di riuscirci, il timer attiva l’esplosivo facendo saltare tutto il palazzo.
Alan ha così sacrificato la vita. Jill e David sopravvivono all’esplosione, e la donna assicura il bambino che si rifugeranno in un posto dove nessuno potrà riconoscerli.
Mettendosi in viaggio in auto, David guarda la strada senza rispondere…
Ed è questa la figura più interessante di questo remake, David, il bambino alieno che sta imparando l’umanità, per il resto i personaggi sono maldestramente abbozzati e le scene quasi girate svogliatamente.
Continua
Vanni Mongini
Tra i maggiori specialisti mondiali di cinema SF (Science Fiction) è nato a Quartesana (Fe) il 14 luglio 1944 e fino da ragazzino si è appassionato all'argomento non perdendosi una pellicola al cinema. Innumerevoli le sue pubblicazioni. La più recente è il saggio in tre volumi “Dietro le quinte del cinema di Fantascienza, per le Edizioni Della Vigna scritta con Mario Luca Moretti.”