HÀZET BLÀTO E L’ELISIR DELL’IMMORTALITÀ – CENTO PAROLE
Hàzet Blàto e l’elisir dell’immortalità
Hàzet Blàto rimase immobile e sorrise compiaciuto. “È pronto” pensò. «Ecco l’elisir dell’immortalità!» urlò.
Il suo corvo osservava dal trespolo. Hàzet posò l’ampolla fumeggiante sul tavolo. «Ogni elemento è dosato alla perfezione» disse, con voce solenne. «La purezza è tutto per la riuscita dell’elisir» singhiozzò commosso, mentre, stordito per l’emozione, vagava nel modesto laboratorio. Il corvo starnutì e cadde nel sacco della cenere di rospo. Una nube scura contaminò la pozione.
Hàzet ritornò al tavolo. Afferrò l’elisir e lo bevve d’un fiato. «Sarò immortale» gridò.
Puff… niente immortalità. Solo due lunghissimi baffi rosa.
Questo racconto è World © di Giulio Fezur. All rights reserved.
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Tea C. Blanc
È comasca. Vive un po' a Como, un po' in Svizzera. Collabora ad alcune riviste, sia cartacee che digitali. Ha pubblicato un racconto di genere fantastico con Edizioni Dell’Angelo; il romanzo dagli spunti fantascientifici “Mondotempo” (Watson Edizioni, collana Andromeda). Ha partecipato a varie antologie di autori vari con racconti o saggi. Finalista a vari premi, tra cui Premio Urania nel 2024.