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FREQUENCIES aka OXY: THE MANUAL (2013)

FREQUENCIES aka OXY: THE MANUAL (2013)

Frequencies, uscito anche col titolo di OXY: The Manual, è un piccolo film indipendente australiano scritto e diretto da Darren Paul Fisher. Si tratta di una di quelle piacevoli scoperte che si fanno spulciando tra i titoli di pellicole mai giunte nel nostro Paese. Apparentemente si tratta di una classica storia d’amore impossibile come tante, ma in realtà è una delle più interessanti e originali opere di fantascienza degli ultimi anni che pone interrogativi e azzarda risposte sull’origine delle emozioni, sul destino, sul libero arbitrio e sul determinismo. Temi non da poco che avrebbero potuto sommergere la narrazione sotto un fiume di parole (e un po’ lo fa, in effetti) ma che invece sono sviscerati in modo tale da appassionare e mantenere vivo l’interesse fin (quasi) alla fine.

Frequencies

In una sorta di Terra parallela non molto diversa dalla nostra, è possibile misurare le frequenze emesse dalle persone e in base a ciò stabilire se saranno destinati ad avere fortuna o meno nella vita. In un istituto per piccoli geni, dove i bambini portano nomi di famosi scienziati, si incontrano Isaac Newton (Zack), la cui bassa frequenza ne fa un passionale, e Marie Curie, la cui frequenza sopra la norma ha come effetto collaterale la completa anaffettività e alessitimia. Per questa sua condizione è soprannominata dai compagni The Machine e, cosa più importante ai fini della storia, è incapace di ricambiare l’amore di Zack. Le vibrazioni emesse dai due ragazzi, inoltre, se questi si trovano in prossimità l’uno dell’altra per più di un minuto, scatenano eventi tanto violenti quanto assurdi.

La storia può ricordare un Upside Down senza effetti speciali, solo che quella di Frequencies è molto più interessante per il tentativo di spiegare i meccanismi mentali alla base delle emozioni e di come, in teoria, queste si possano pilotare con dei comandi verbali che sono poi alla base delle leggende sulle parole e magiche e simili.

Frequencies

Brave le attrici che interpretano Marie nelle varie fasi della sua crescita, bambina, adolescente e adulta (rispettivamente interpretata Lily Laight, Georgina Minter-Brown ed Eleanor Wyld), soprattutto quando, per compiacere gli interlocutori, finge di provare emozioni.

Il film segue inizialmente il punto di vista di Marie e poi, con un salto indietro nel tempo, da quello di Zack, in modo da far vedere il differente approccio delle due personalità agli stessi eventi. Quando le due storie si fondono, la storia inizia a diventare un po’ meno interessante, sconfinando in teorie complottistiche e perdendo parte dell’originalità iniziale. Poco male, perché fino a quel momento il gioco è valsa la candela. Nel complesso, una bella scoperta.

Frequencies (OXV: The Manual)
Australia/GB 2013
Durata: 105’
Scritto e diretto da Darren Paul Fisher.
Con Daniel Fraser, Eleanor Wyld, Georgina Minter-Brown, Lily Laight, Owen Pugh, Dylan Llewellyn.

Roberto Azzara
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(Caltagirone, 1970). Grande appassionato di cinema fantastico, all'età di sette anni vide in un semivuoto cinema di paese il capolavoro di Stanley Kubrick “2001: odissea nello spazio”. Seme che è da poco germogliato con la pubblicazione del saggio “La fantascienza cinematografia-La seconda età dell’oro”, suo esordio editoriale. Vive e lavora a Pavia dove, tra le altre cose, gestisce il gruppo Facebook “La biblioteca del cinefilo”, dedicato alle pubblicazioni, cartacee e digitali, che parlano di cinema.

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