
Alejandro Jodorowsky, Dune: terza puntata

La storia del copione di Dune di Alejandro Jodorowsky e mai diventato film, sarà pubblicata in quattro puntate: la prima è apparsa il 9 marzo, la seconda puntata giovedì 13 marzo , la terza puntata oggi domenica 16 marzo e infine giovedì 20 marzo l’ultima puntata.
AVVISO: In questo articolo sono descritte scene scabrose e cruente
Puntata 3
Nel palazzo Yueh disattiva lo scudo protettivo. Una parata della vittoria si avvicina al palazzo, con il Barone seduto su un trono che a sua volta è seduto in cima a un carro allegorico simile al pianeta Dune. Prima di entrare nel Palazzo, Vladimir dà un ordine e i Sardaukar entrano nel palazzo e portano fuori Leto legato a un tavolo, tra gli applausi dei soldati vincitori. Tuttavia, quando anche Yueh esce, cala il silenzio, finché non iniziano le grida di “Traditore” e gli vengono lanciate zolle di terra, poi i Sardaukar portano via anche lui. Di nuovo dentro il palazzo, il Barone chiede a Yueh di sapere dove sono Paul e Jessica, ma Yueh risponde che solo il Duca lo sa. Vladimir suona un campanello e la moglie di Yueh, Wanda, viene portata fuori su una barella, il suo corpo è coperto da un lenzuolo e solo la sua testa è visibile. Yueh corre verso di lei, ma Peter gli conficca un pugnale nella schiena e, mentre Yueh cade, afferra il lenzuolo, rivelando il corpo di Wanda, che è stato completamente cristallizzato! Mentre Yueh giace morente sul pavimento, Uman Kudu getta Wanda accanto a Yueh, riducendola in pezzi. Yueh bacia alcuni frammenti di Wanda, ride in faccia al Barone e poi muore. Il Barone afferma “Non puoi fidarti di un traditore!” e poi chiede a Peter di interrogare Leto.
Peter va da Leto e lo schiaffeggia due volte, e Vladimir chiede: “Dove sono Jessica e Paul?” Leto riprende vitalità sapendo che sono ancora vivi, ma non risponde. Il Barone dice a Peter di fare ciò che vuole con il corpo, ma ha bisogno della sua testa. Peter prende un paio di enormi pinze e amputa un braccio di Leto, gettandolo in un baule, al che il Barone applaude. Peter chiede di nuovo “Dove sono?” Il Duca tace Peter amputa l’altro braccio e le gambe, ogni volta chiedendo: “Dove?” Peter allora denuda completamente il Duca. Uman capisce cosa ha in mente Peter, ma quando entrambi vedono il suo inguine scoppiano a ridere, stupiti. “Il Barone scende rapidamente dal trono e, divorato dalla curiosità, si avvicina, saltando agilmente. Il Duca preme le mascelle insieme e il gas mortale inizia a fuoriuscire.” Il gas uccide all’istante Peter e Uman, ma Vladimir, grazie ai suoi dispositivi antigravità, schizza verso l’alto, sfondando con la testa la cupola di vetro nel soffitto. La testa del Barone emerge dalla cupola, sorprendendo alcuni soldati Harkonnen nella stanza soprastante. Il Barone ordina una maschera e alcuni ventilatori. Con la maschera applicata al suo viso, scende di nuovo nella stanza. Il Barone controlla Peter e Uman e geme quando constata che sono morti. I soldati entrano nella stanza e purificano l’aria. Poi, sopraffatto da una furia improvvisa, il Barone si precipita verso ciò che resta del Duca e gli taglia la testa, gettandola nel baule. Il Barone ordina che i resti vengano gettati nel deserto per i vermi e che l’esercito vada a cercare Paul e Jessica, uccidendo chiunque trovino, Atreides o Fremen: “Sterminio totale!”
Czigo e Kinet, ubriachi, guidano un autoblindo nel deserto. Nel retro giacciono Jessica e Paul, legati e imbavagliati. Dopo aver notato le gambe nude della donna, i due rapitori fermano il veicolo e le slegano. Paul riesce a togliersi il bavaglio e, dopo alcuni tentativi con la Voce li convince a togliere il bavaglio anche a Jessica che subito chiede con la Voce: “Perché stanno litigando per me?” E infatti Czigo uccide Kinet e poi inizia a strangolare Paul, ma Jessica blocca Czigo con la Voce e gli ordina di lasciarlo andare. Czigo lo libera e lo spinge fuori dal veicolo, ma Paul tira a Czigo un calcio così forte da ucciderlo sul colpo. Mentre Paul e Jessica recuperano il pacco che Yueh aveva dato ai cercatori di Spezia, sentono un verme che si avvicina.

L’Ornitottero di Chris Foss
Paul e Jessica trovano un rifugio presso le rocce, trasportando il pacco. Una montagna di sabbia si muove verso il veicolo e sotto di essa si apre un buco che inghiotte l’ornitottero. All’interno del pacco trovano un messaggio registrato da Yueh che dice che lui e il Duca saranno morti e che se il suo piano di uccidere il Barone è fallito spera che vendicheranno la morte di Leto. Paul indossa l’anello ducale e dice a Jessica che Leto non ha mai smesso di fidarsi di lei. Jessica piange, nonostante si dica che è sciocco sprecare acqua. Paul conosce la posizione della Casa Atomics e spera con l’aiuto dei Fremen di vendicarsi. Dal pacco erigono una tenda in cui si siedono e meditano.
I soldati Harkonnen che sorvegliano Gurney Halleck nel deserto sono rimasti senza acqua e uno decide di ucciderlo. Mentre si muove verso Halleck, una freccia gli trafigge la gola e anche le altre guardie vengono rapidamente uccise da un gruppo di contrabbandieri guidati da Emmer Tuek, che libera Halleck. Nel frattempo, Paul e Jessica sentono un ornitottero avvicinarsi e si nascondono tra le rocce. Il velivolo appare e viene lanciata fuori una scatola che si fracassa sulle rocce e disperde i resti di Leto. Quando l’ornitottero è passato, Paul e Jessica corrono verso i resti e cadono in ginocchio. Jessica riunisce le membra di Leto nella forma di un crocefisso e dice a Paul: “Lasciami trasformare la morte in vita”. Paul si siede su un dosso collina con le spalle rivolte a Jessica mentre lei si pone nuda dietro a Leto. Appoggia la sua fronte su quella di Leto e vediamo il cervello di lei e un minuscolo feto nel cranio del Duca. Il feto si sposta nella testa di Jessica e poi scende nel ventre di lei.
La cinepresa si sposta su Paul, zoomando all’intero del suo occhio destro, dove vediamo bandiere degli Atreides, fiamme, Fremen che urlano, navi che esplodono, vermi delle sabbie, volti, una gola tagliata. Dopo aver avuto questo flash-forward, Paul ha un flashback che condensa la prima metà del film. Paul grida di essere un mostro. Corre da Jessica e spiega che può vedere il presente, il futuro e il passato. Rivela a sua madre che lei è la figlia del Barone e che ora porta la sorella d Paul nel grembo. Continua affermando che i Fremen li prenderanno e lo chiameranno “Muad’Dib”.
Le truppe degli Harkonnen guidate da Rabban stanno dando la caccia a Paul e Jessica, incalzandoli contro una parete di roccia liscia. All’improvviso appare una porta nel muro! Kynes e Farok li aiutano a entrare nel tunnel segreto, chiudendo l’ingresso prima che gli Harkonnen possano raggiungerli. Correndo attraverso il tunnel entrano in una grotta, Kynes dà a Paul e Jessica delle tute distillanti. Mentre questi si vestono, Farok e Kynes scoprono un ornitottero e poi attaccano a un pipistrello un messaggio ai Fremen perché proteggano Jessica e Paul, e lo liberano attraverso un altro buco nella grotta. Kynes dice loro di far volare l’ornitottero all’interno della tempesta in avvicinamento. Si salutano mentre si sente l’arrivo dei nemici in fondo al tunnel. Paul e Jessica guidano l’ornitottero nel tornado mentre Kynes e Farok si scontrano con gli Harkonnen. L’ornitottero guidato da Paul è inseguito da 3 aerei Harkonnen che cercano di abbatterli, ma quando gli Atreides entrano nel ciclone gli inseguitori rinunciano. Paul fatica a mantenere i comandi, e per questo lui e Jessica recitano la litania Bene Gesserit contro la paura.
Rabban porta i prigionieri Kynes e Farok davanti al Barone, che si appoggia sullo stomaco di Feyd come fosse un cuscino. Rabban ammette di non aver visto i corpi di Paul e Jessica, anche se è sicuro che siano morti nella tempesta. Vladimir decide di riportare Farok a Giedi Uno come gladiatore e di organizzare un “incidente” per Kynes. Viene portato Hawatt e il Barone gli offre un veleno, che Hawatt beve perché vuole morire. Il Barone mente ad Hawatt, dicendogli che Jessica ha tradito sia gli Atreides che gli Harkonnen, e chiede ad Hawatt di essere l’Harkonnen Mentat (una specie di computer umano) per consentire a entrambi di vendicarsi di lei. Hawatt accetta e il Barone gli dà un antidoto, che dovrà ricevere ogni giorno per vivere.
L’ornitottero danneggiato di Paul e Jessica esce dal ciclone e atterra nel deserto. I due saltano fuori portando con sé i loro averi, appena in tempo per evitare di essere divorati insieme al velivolo e ripararsi tra le rocce. Passato il verme, s’incamminano verso una vegetazione coltivata, con Paul che pianta un martellatore (un bastone che con i suoi suoni ritmati distrae i vermi vicini). Mentre il verme distrugge il martellatore, Paul e Jessica incappano dei tamburi di sabbia (formazioni di sabbia che trasportano le vibrazioni e i suoni molto più lontano e velocemente della sabbia normale), e così i loro passi attirano il verme. I due riescono a fatica a scalare le rocce e il verme arriva a sfiorarli con la bocca. All’improvviso risuona un altro martellatore, che allontana il verme. Jessica e Paul salgono ancora scalando alcuni gradini artificiali scavati nella roccia, che sfociano in un burrone.
Paul e Jessica scendono nel burrone che contiene un giardino, dove Stilgar cade da un albero e getta due coltelli ai loro piedi: secondo la legge del deserto, possono scegliere fra uccidersi o essere uccisi. Paul e Stilgar si riconoscono, quindi Stilgar gli permette di unirsi ai Fremen grazie al messaggio di Kyne, ma Jessica deve morire. Jessica però assale Stilgar e se ne fa scudo puntandogli un coltello alla gola. Paul corre verso una parete rocciosa, ma Jamis gli si para davanti; ne segue uno scontro in cui Paul ha la meglio. Tenuto in ostaggio, Stilgar ordina ai Fremen di fermarsi e Paul si gira per vedere Chani, la misteriosa ragazza che compariva nei suoi sogni. Jessica viene accettata nella tribù ma in cambio dovrà insegnare ai Fremen le sue tecniche di combattimento. Con un accordo raggiunto e Jamis aiutato ad alzarsi, partono tutti in marcia, con due Fremen che cancellano le loro orme.
I Fremen conducono Paul e Jessica al limite del deserto, dove viene piantato un martellatore. Stilgar lega Jessica a sé e la avverte di non commettere errori, perché le loro vite dipendono da questo. In lontananza si vede un verme avvicinarsi, e i Fremen cantano mentre si avvicina. Mentre il verme è attratto dal martellatore, Stilgar e Jessica, costretta, gli corrono incontro, seguiti dagli altri Fremen. I Fremen usano degli uncini per attaccarsi al verme, mentre Stilgar lo pungola con un bastone elettrico. Il verme si gira su se stesso, portando il gruppo sulla sua schiena, e così li trasporta attraverso il deserto verso alcune colline rocciose che nascondono l’oasi di Sietch Tabr.
Arrivati a Sietch Tabr scendono in una grande caverna, dove Stilgar presenta Paul e Jessica ai diffidenti Fremen, dicendo loro che Kynes ha chiesto che Paul e Jessica venissero accettati. Con stupore e rispetto, i Fremen riconoscono in loro dei punti di contatto con le antiche profezie: Paul potrebbe essere il Kwisatz Haderach. Jamis, tuttavia, desideroso di rivalsa verso il ragazzo, chiede delle prove e sfida Paul in un duello. Jessica cerca di usare la Voce per impedirlo, ma Jamis chiede silenzio, invocando la legge del deserto. Chani aiuta Paul a prepararsi, dandogli un krys e spiegandogli le tecniche di combattimento di Jamis. I Fremen che formano un cerchio attorno ai due rivali, che iniziano la lotta: Paul segue l’allenamento ricevuto che gli permette di evitare gli attacchi, ma non di dare il colpo finalre. I Fremen credono che Paul stia giocando con Jamis, ma quando Paul riesce a disarmarlo e punta il coltello contro il petto di Jamis, chiede “Ti arrendi?” Stilgar ricorda che è un duello a morte! Paul indietreggia e Jamis riprende il suo krys. Jamis si rende conto che Paul è il combattente migliore e attacca, compiendo a sorpresa un cambio di mano, ma Paul contrattacca e pugnala Jamis al cuore, finendolo. I Fremen si precipitano a coprirne il cadavere e lo portano via. Chani e Stilgar chiedono perché si è comportato indegnamente, giocando con la sua vittima. Jessica spiega che è la prima volta che Paul uccide con un coltello. Stilgar chiede con quale nome Paul desidera essere conosciuto ora, e Paul sceglie il nome del topo del deserto che salta: Muad’Dib. Nel frattempo l’acqua è stata recuperata dal corpo di Jamis e Chani offre a Paul un sorso. Paul è disgustato, ma su suggerimento di Jessica accetta. Paul poi mangia da un piatto di spezie e subito ha una visione, in cui si vede in piedi sul corpo di Feyd Rautha prima di essere ucciso dal conte Fenring.
Si tiene una cerimonia funebre per Jamis e l’acqua che Jamis possedeva (calcolata in 33 litri, 7 dram e 3 secondi) viene presentata a Paul sotto forma di una serie di anelli. Non sapendo cosa fare, chiede a Chani di tenerli per lui, il che provoca ilarità tra i Fremen: il ragazzo ancora non comprende l’importanza dell’acqua. Chani gli dice: “Più tardi ti mostrerò come avvolgerli in un fazzoletto in modo che non risuonino quando è necessario il silenzio”. Lei e Paul trasportano l’acqua in una grotta, che contiene un’enorme vasca piena d’acqua, la cui vista impressiona Paul: “Conosco questo posto. L’ho visto in sogno”. Paul ha un’altra visione: una guerra di religione dei Fremen con Paul come condottiero. Chani e Paul raggiungono la vasca e vi svuotano l’acqua attraverso una macchina per il conteggio dell’acqua. Chani spiega che l’acqua, raccolta dai condensatori, è stata conservata in ogni sietch e quando ne avranno abbastanza i Fremen trasformeranno il deserto in un giardino. Fa parte del piano di Kynes, che, all’età di 386 anni, generò Chani.
Kynes vaga nel deserto con l’uniforme strappata, privo di tuta distillante. Affonda le braccia nella sabbia alla ricerca di umidità, ma raccoglie un gruppo di piccole larve. Kynes sa cosa significa: sotto di lui le larve iniziano a perdere la loro acqua nella massa solida, la spezia sta fermentando, il gas carbonico sta per esplodere. E infatti una sfera blu di massa di prespezia emerge dalla sabbia, avvolge Kynes ed esplode uccidendolo.
Nel sietch si svolge una cerimonia. Jessica e la vecchia Reverenda Madre della tribù vengono portate in una grande caverna. La Reverenda altri non è che la Missionaria Protectiva, giunta su Dune con Kynes! Stilgar spiega che, con Dune di nuovo sotto il controllo di Rabban, i Fremen devono lasciare il sietch per un luogo segreto e che la Reverenda Madre non sopravviverà al viaggio, ma prima di morire cercherà di trasmettere la sua conoscenza a Jessica con il rito dell’Acqua della Vita. Vengono portati un cucciolo di verme e una bacinella d’acqua e il verme viene gettato dentro, dove si dissolve. I Fremen circondano le due donne, servite da un gruppetto di donne anziane, che aiutano la Madre a togliersi i suoi abiti rituali per passarli a Jessica. La Madre somministra l’Acqua della Vita a Jessica con un tubo e le dice: “Se tu non sei Lei, questa è l’acqua della tua morte, perché essa è letale per i profani. Se tu sei Lei, è la porta dell’universo, la vita degli Dei, che è la morte per gli uomini.” Paul si spaventa, ma viene trattenuto. Jessica ha un attacco epilettico, ma la Madre l’acquieta e la posa dolcemente a terra con le parole: “È così che io sono… non rsistermi…”. Poi le apre gli occhi: “Il veleno è nel tuo sangue. Ora trasformalo o muori”. Jessica ha la visione di atomi e molecole che cambiano la composizione chimica del veleno. Jessica apre gli occhi e la Reverenda Madre proclama: “Ha trasmutato l’Acqua della Morte! La Morte non ha più potere su di lei!”
Jessica ha un’altra visione. Una sfera rossa (Jessica) e una sfera verde (la Reverenda Madre) si stanno unendo, ma appare una sfera blu. Rendendosi conto che Jessica è incinta, la Reverenda Madre ordina a Jessica di unirsi a lei e calmare le sue paure, e le loro due sfere si uniscono alla sfera verde: la Reverenda Madre è la Missionaria Protectiva giunta su Dune insieme a Kynes e i suoi 400 anni di conoscenza vengono trasferiti a Jessica insieme ai suoi ricordi. Jessica si risveglia nella caverna, reggendo fra le braccia il cadavere della Reverenda Madre, e proclama alla folla: “Io sono la Reverenda Madre. La conoscenza mi è stata trasmessa.” Quindi lancia il corpo ai Fremen, che se lo passano di mano in mano. Tre vecchie vanno da Jessica portandole una coppa, una bacinella e una veste. Jessica beve l’acqua dalla coppa e la sputa nella bacinella. La donna con la bacinella la versa nella vasca, che diventa rossa. I Fremen sciamano strisciando alla vasca, bevendo da essa. Mentre sullo sfondo il cadavere della Missionari continua a passare da uno all’altro, Chani porge una coppa a Paul.

Mario Luca Moretti
Altri interessi oltre al cinema e alla letteratura SF, sono il cinema e la la letteratura tout-court, la musica e la storia. È laureato in Lingue (inglese e tedesco) e lavora presso l'aeroporto di Linate. Abita in provincia di Milano