C’È BISOGNO DI WORLD SF ITALIA
C‘era una volta la World SF mondiale.
E c’era una volta Ernesto Vegetti.
Chi è appassionato di fantascienza e del fantastico e non conosce Ernesto Vegetti va punito con bacchettate sulle mani tre volte al giorno prima dei pasti (così dopo ha difficoltà a usare le posate). Parte infatti da lui l’idea della creazione della World SF Italia, credo negli anni Settanta, e nasce come il ramo italiano della World SF mondiale. Oggi pare che sia rimasta l’unica al mondo.
Non molto tempo fa, un appassionato del fantastico straniero (non diceva di dove, probabilmente dell’America latina) mi chiedeva, sbalordito, come mai la World SF Italia sopravvivesse ancora, visto che sapeva dello scioglimento della World SF mondiale. La risposta fu semplice e ovvia: perché la World SF mondiale non aveva Ernesto Vegetti.
Non è stato facile per il Nostro portarla avanti. Le innumerevoli anime, che impreziosiscono il paradiso del fantastico italiano, sono quanto di più disaggregato possa esistere. In politica persino i partiti agli antipodi riescono a trovare un accordo, ma in fantascienza no. A partire dall’idiota diatriba tra fantascienza di sinistra e fantasy di destra (o era il contrario?!), per proseguire con la lotta tra poveri nel contendersi il Premio Italia e per finire con la creazione di innumerevoli orticelli da coltivare in proprio, gli appassionati non possono certo dirsi tutti interessati al bene della fantascienza, ma spesso all’autoesaltazione più becera. Basta navigare un po’ nel web per trovare di tutto e di più, anche se non mancano eccellenze, anche se sempre slegate tra loro. E mi raccomando, giubbotto di salvataggio e pillole contro il vomito.
La World SF Italia, almeno secondo le intenzioni dell’Ernesto nazionale, voleva cercare di aggregare i maggiori esperti nel settore per tentare di rivalutare la fantascienza e il fantastico in ambito letterario colto (si noti la profonda ironia che traspare in come scrivo questa parola). Si partiva dalla serie Z (letteratura per ragazzini cresciutelli… appassionati cronici creduloni di U.F.O. e di marziani verdi … illetteratura d’evasione… fantascemenza… etc. etc. e chi più ne ha, più ne metta), Insomma, peggio di così non si poteva. L’idea di creare una task force in grado di smentire a una a una le frottole (e i rispettivi contafrottole) che si raccontavano su di noi era senza dubbio ottima, ma bisognava che tutti ci credessero. E non è stato così.
Ernesto, onnivoro culturalmente, affiancò la creazione della World col Premio Italia e con l’ineguagliabile Catalogo della SF, Fantasy & Horror. Forse la World, dico forse, divenne il figlioletto minore. La ragione era semplice: nella World bisognava dare, mentre nel resto avere. Nonostante i suoi sforzi, l’associazione non ha mai lasciato una vera e propria traccia di sé, ma, pian piano, ha posto le basi di quella che oggi è la fantascienza italiana. Senza Ernesto e senza la World staremmo ancora a essere presi in giro dagli editori. Eppure, nonostante il prodigarsi del suo leader, è mancato, come dire… il balzo finale, quello che avrebbe anticipato e concretizzato la credibilità di un genere (odio questa parola che uso perché è ormai gergo comune) che oggi le giovani leve trovano. Eppure non si chiedono né chi abbia spianato loro la strada né come abbia fatto. Si beano nel constatare che anche i grandi editori prendono in considerazione e pubblicano i loro romanzi, ma non si domandano come mai si è giunti a tanto. Non sanno che ci sono voluti cinquant’anni (e forse più) di lotte quotidiane. Si limitano a pensare a sé.
Tanti si sono persi per strada, tanti hanno alzato bandiera bianca dopo essere rimbalzati sul muro di gomma che era la cosiddetta letteratura ortodossa, molti di questi hanno optato per il giallo o la letteratura storica o il western, danno più soddisfazioni anche a carattere economico. Pochi sono rimasti a continuare il sogno di Ernesto Vegetti, quelli che oggi sono la creme della fantascienza italiana e che troviamo ancora a combattere nelle file della World SF Italia.
Non posso fare nomi, ma non posso evitare di parlare del decano della fantascienza italiana, quel Renato Pestriniero, attivo nel campo professionale da oltre sessant’anni. Non tutti i giovani sanno che dalla sua opera Una notte di 21 ore, il regista Mario Bava realizzò il film Terrore nello spazio. Ma su tutto vorrei citare una sua frase che troverete nell’intervista a Pestriniero fatta dai nostri Soci Marina Perrotta e Luigi Petruzzelli, e pubblicata sul nostro sito worldsf.it. Lui dice che la fantascienza oggi non la intende più come nel passato, ma “La fantascienza è dell’uomo”. Non vado oltre e vi consiglio di leggere l’interessantissima intervista.
Oggi l’Associazione è l’unica, del fantastico e della fantascienza, legalmente costituita in Italia. L’unica di genere citata nel Io sono Cultura della Fondazione Symbola (controllate, è una fondazione stratosferica, eppure si è accorta di noi), l’unica ad avere tra i suoi Soci rappresentanti di tutti i settori del fantastico, l’unica che annovera in un unico sodalizio scrittori, sceneggiatori, illustratori, saggisti, editori, curatori, ecc. ecc., l’unica ad avere come Socio il primo astronauta italiano, l’unica in grado di assicurare ai suoi Soci un’assistenza legale per i contratti di pubblicazione, insomma, l’unica che ha continuato a portare avanti il sogno di Ernesto Vegetti, quello di dimostrare che la fantascienza italiana non è seconda a nessun’altra, ma anche a nessun’altra forma di letteratura.
La battaglia non è certo conclusa, abbiamo ancora bisogno di tutti i veri appassionati per proseguire e colmare quel gap mentale che ancora frena il fantastico e in particolare il fantastico italiano, nel lettore, ma ci siamo quasi e ci arriveremo presto.
Parola di Presidente.
Donato Altomare
Nasce a Molfetta nel 1951. Narratore, saggista, poeta, ha vinto due volte il Premio Urania, il premio della critica Ernesto Vegetti e otto volte il Premio Italia. Autore del genere fantastico è stato pubblicato dalla maggior parte degli editori. Nel maggio 2013 è stato nominato Presidente della World SF Italia, l’associazione italiana degli operatori della fantascienza e del fantastico.