CAPTCHA! – CENTO PAROLE
Drabble molto fantacriptico, quello di oggi, per cui occorrerà chiarire un paio di punti se: 1) non siete amanti o non avete letto lo scrittore inglese Douglas Adams, e in particolare le avventure dell’investigatore Dick Gently; 2) non conoscete l’assonanza inglese dell’acronimo captcha, che dà luogo a una frase con altro significato.
Ebbene, questo non è il luogo in cui poter svelare i due punti, ma basta fare una ricerca in Rete e tutto sarà chiaro. Buona caccia!
t.c.b.
CaPtcHa! di Giancarlo Manfredi
L’insegna lampeggia “Cyber-Investigazioni Olistiche” perché Miller si occupa di minori scomparsi con un metodo non convenzionale.
È quello che racconta ai suoi clienti, il silenzio digitale come agire comunicativo fondato su strutture metalinguistiche: ogni adolescente alla ricerca di un’identità si lascia dietro una traccia analogica.
Ma ora che oltre quella porta blindata le sue ottiche integrate captano ciò che resta di un’orgia – droghe, armi e sangue – Miller sa che la realtà non ha più nulla da comunicargli.
Eppure, pensa connettendosi con la centrale di Polizia, non può essere casuale se, per identificarsi come essere umano, deve digitare un glifo significante: “CaPtcHa”.
Questo racconto è World © di Giancarlo Manfredi. All rights reserved.
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Tea C. Blanc
È comasca. Vive un po' a Como, un po' in Svizzera. Collabora ad alcune riviste, sia cartacee che digitali. Ha pubblicato un racconto di genere fantastico con Edizioni Dell’Angelo; il romanzo dagli spunti fantascientifici “Mondotempo” (Watson Edizioni, collana Andromeda). Ha partecipato a varie antologie di autori vari con racconti o saggi. Finalista a vari premi, tra cui Premio Urania nel 2024.