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ASYLUM, NUOVO MAGAZINE DI CULTURA HORROR

ASYLUM, NUOVO MAGAZINE DI CULTURA HORROR

Ebbene sì, c’è ancora qualche incosciente che riprova a pubblicare un magazine cartaceo dedicato all’horror. Seppur al di fuori della distribuzione nelle edicole, nel dicembre dell’anno da poco concluso è uscito, infatti, Asylum Magazine – Les restes culturels, bimestrale di cultura gotica, fantastica e horror. I precedenti più o meno recenti non erano certo incoraggianti, le riviste di cui ho ricordo chiusero quasi tutte entro il primo anno. Solo Nocturno è presente da anni in edicola con regolarità ma lì l’horror è solo uno dei generi trattati. Come scrive il co-direttore Claudio Miani nel primo editoriale della rivista: “Nell’era del digitale, della velocità, del superamento di un’idea dall’immediatezza dell’idea successiva, dare vita e corpo ad un contenitore d’informazione cartacea non solo è illogico, ma diviene quasi anacronistico.” Ed è proprio con questa strana e piacevole sensazione, quella di trovarmi davanti un prodotto fuori dal tempo, che ho iniziato a sfogliare la rivista.

Come accennato, la rivista non si trova in edicola ma si può ordinare direttamente dal sito ufficiale.

I direttori sono Claudio Miani e Mauro Malgrande, il vicedirettore è invece Roberto E. D’Onofrio. L’editore è Officina d’Arte OutOut di Roma.

La rivista, insieme all’editore e al comune di Valmontone (Roma), ha organizzato l’Asylum Fantastic Fest, un Festival d’Arte dell’Orrore e del Fantastico che mira, come scritto sulla pagina del sito, a legare nella propria veste Arte, Cinema, Musica, Letteratura e Società. L’evento si terrà tra il 9 e 12 maggio 2019 nel comune laziale.

La porzione più sostanziosa del magazine, il Focus, è occupata da alcuni articoli su Suspiria, il film di Luca Guadagnino che, al di là delle critiche ricevute, ha avuto l’indubbio merito di aver riportato il cinema di genere italiano nelle sale con una produzione di serie A. Ovviamente, parlando di Suspiria, non si poteva evitare di tirare in ballo il capolavoro di Dario Argento con un articolo sul film, uno sulle fonti d’ispirazione, un’intervista al Maestro e un’altra a Luciano Tovoli, che di quel film fu il direttore della fotografia.

L’articolo sul Suspiria originale è firmato da Chris Alexander, critico cinematografico, regista e musicista canadese che, oltre ad essere stato per molti anni il direttore della rivista icona dell’horror Fangoria, è Associate Editor della rivista.

Seguono le Analysis, approfondimenti su due film usciti di recente (perlomeno, di recente nei tempi di una rivista cartacea), Halloween e The Nun, e una rubrica curata dall’attrice e giornalista Debbie Rochon dal titolo Bloody Underground (che in questo numero parla del suo ultimo film Doom Room).

Con Papyros si lascia il cinema e si va nella letteratura. Il primo romanzo trattato è il capostipite del gotico Il castello di Otranto di Walpole.

Per i fumetti c’è la rubrica Graphic che, in occasione dell’uscita della graphic novel Cannibal Holocaust 2, basata su una sceneggiatura per un sequel mai realizzato del film di Ruggero Deodato, intervista il regista. Segue un articolo su Cadaveri & polpette, fumetto di Paolo Di Orazio.

La redazione del sito NAQB propone un excursus che da Videodrome a Friend Request, passando per The Ring, ci ricorda quanto pericolosi possano essere i media e i social media nei film horror.

La rubrica Crackle, dedicata alla musica, propone invece un articolo sui Popol Vuh, gruppo tedesco che univa Kosmische musik e proto-new age, fondato da Florian Fricke nel 1969.

Un articolo sulla giapponese Yayoi Kusama inaugura Visionary, rubrica dedicata all’arte.

Per Series, si inizia parlando di The Purge, show televisivo basato sulla saga cinematografica creata da James DeMonaco.

Festival ci porta in Catalogna, al Sitges 2018, con un reportage di Roberto E. D’Onofrio.

Chiude il tutto Really Horrid, rubrica dedicata agli orrori, veri o presunti, della vita reale e, proprio per questo, la meno interessante per chi scrive, più interessato alla fiction che alla cronaca.

Finita così la lettura, non mi resta che attendere il secondo numero, in uscita a febbraio. Com’è naturale che sia per un primo numero, il magazine è in rodaggio ma è partito, secondo me, con il piede giusto, senza cioè gli eccessi, di grafica e di contenuti, delle riviste che l’hanno preceduta. Non, insomma, un giornale dell’orrore ma di cultura gotica, fantastica e horror, così come recita il sottotitolo.

Roberto Azzara
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(Caltagirone, 1970). Grande appassionato di cinema fantastico, all'età di sette anni vide in un semivuoto cinema di paese il capolavoro di Stanley Kubrick “2001: odissea nello spazio”. Seme che è da poco germogliato con la pubblicazione del saggio “La fantascienza cinematografia-La seconda età dell’oro”, suo esordio editoriale. Vive e lavora a Pavia dove, tra le altre cose, gestisce il gruppo Facebook “La biblioteca del cinefilo”, dedicato alle pubblicazioni, cartacee e digitali, che parlano di cinema.

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