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Al di là dello spazio e del tempo

Al di là dello spazio e del tempo

Franca Marsala, ha un bel coraggio a propormi di visionare questo suo lavoro, Al di là dello spazio e del tempo, stampato e distribuito da Edizioni Scudo. Questo semplicemente perché Franca sa benissimo che in genere non mi piacciono le storie distopiche e questo breve romanzo è esattamente una storia distopica! Che (oserei dire) più distopica non si può.

Al di là dello spazio e del tempoSulla Terra (almeno così sembra!) sono sbarcati in assoluto incognito quelli che sotto ogni aspetto si direbbero degli alieni. Non sono esattamente mostruosi, ma sappiamo che sono molto grossi, pelati e impossibili da battere: se ti acchiappano non c’è scampo. Sono più forti, più veloci, ci vedono meglio di noi nel buio e hanno lo scopo di mangiarti.

Noi seguiamo uno sparuto gruppo di sopravvissuti, alla continua ricerca di un posto in cui fermarsi a dormire e del cibo per potersi sfamare. Questo perché il mondo attorno a loro è completamente cambiato: quasi tutte le case risultano abbandonate, i supermercati non sono più aperti e tutta la civiltà da noi conosciuta sembrerebbe finita.

Le lettura di questo panorama non proprio originale nella letteratura distopica, è invece molto sopportabile anche da chi non amasse il genere. Franca, non posso dire che tu sia stata originale in questa parte di libro, ma in qualche modo sei riuscita a non essere scontata. A te piacciono questi ambienti di fine del mondo?

Sì, posso dire di esserne appassionata. Libri, film, serie TV, non me ne perdo uno. Sono quindi partita da questa idea per il mio romanzo, ma volevo che ci fosse una svolta, una sorpresa per il lettore. In caso contrario, sarebbe stato, come hai notato tu, il solito cliché.

E perché?

Da lettrice o spettatrice mi piace vedere fin dove gli autori si sono spinti per inventare qualcosa di nuovo, di non scontato, dato che è un filone così sfruttato.

Da scrittrice, invece, mi piace mettere i miei personaggi in situazioni estreme e vedere come se la cavano. A volte, io stessa non so come uscirne. Mi devo arrovellare un po’ per trovare la soluzione e questo mi intriga, stimola la mia fantasia.

Come succede in modo regolare soprattutto con le scrittrici, la storia diventa ben presto molto violenta, pessimistica e l’incontro casuale e non proprio voluto con altri gruppi umani allo sbando dà modo all’autrice di descrivere nuove e raccapriccianti situazioni. È quasi come se una scrittrice donna volesse mettere in chiaro che le sue storie non hanno alcuna impronta di quelle, tipicamente, considerate femminili. So che il lettore moderno gradisce questi passaggi crudi, sia in fantascienza, sia in altre storie che trattano di delinquenza, mafia eccetera. Questo è ciò che mi stupisce Franca: so che il lettore moderno gradisce questi passaggi crudi, sia in fantascienza, sia in altre storie che trattano di delinquenza, mafia eccetera. Come ti spieghi queste preferenze? E soprattutto, perché tu ne scrivi?

In effetti, verrebbe da pensare che basterebbero i telegiornali. Se i lettori amano le scene più cruente, forse è perché le giudicano più vere, più realistiche in certi contesti. Se si legge di criminali, si sa cosa ci si può aspettare. E anche in altri generi, come le distopie, è quasi scontato che ci siano i cattivi, quelli disposti a tutto.

Anch’io ho dovuto e voluto inserire passaggi più duri, proprio perché mi sembrava impossibile che, in un mondo in cui non ci sono più né leggi, né regole, nessuno pensasse di dare il peggio di sé.

Ritengo, purtroppo, che sarebbe molto probabile.

E poi, diciamoci la verità: spesso i personaggi negativi hanno fascino. Puoi fargli fare le cose più tremende, e nessuno avrà da ridire. Anzi.

Ma si tratta sempre di fiction; nella realtà, giustamente, certi personaggi sarebbero temuti e tenuti alla larga.

Ma! Ecco che il romanzo, nel momento in cui si direbbe non ci sia più alcun tipo di continuazione, passa all’improvviso alla Parte Seconda. Qui, temo che non potremo dir davvero nulla: qualsiasi discussione sulla Parte Seconda rischia di essere uno spoiler terribile. Basti dire che qui tutto cambia ed è per questo che all’inizio ero così incerto sul fatto che i precedenti fatti fossero avvenuti sulla Terra!

Non posso dire molto neppure io, solo che ho scritto la seconda parte proprio per ribaltare la condizione dei miei protagonisti, che sembra senza via d’uscita. E, invero, per alcuni la speranza di salvezza è davvero poca.

Come sempre devo dire che Edizioni Scudo ha preparato un’edizione elegante, ornata da bei disegni a cura di Luca Oleastri e Giorgio Sangiorgi.

L’insieme delle due parti del libro, fanno sì che questa distopia alla fine sia abbastanza sopportabile anche da chi non ama il genere e poi, è soprattutto la scrittura di Franca Marsala che è migliorata nel tempo e attualmente rispecchia un’ottima professionalità.

Grazie a te per la disponibilità e ai miei editori, che mi hanno dato l’opportunità di fare conoscere la mia storia, in un’edizione curata e arricchita da illustrazioni che hanno mostrato proprio quello che avevo immaginato.

 

L’immagine di copertina del presente articolo è stata generata tramite Intelligenza Artificiale, Microsoft Designer.

Franco Giambalvo
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Appassionato di fantascienza da sempre, ma ha scoperto di esserlo in quarta elementare quando lo hanno portato a vedere "La Guerra dei Mondi" di Byron Haskin: era il 1953 e avrebbe compiuto nove anni in quell'autunno. In seguito ha potuto scrivere con l'aiuto di Vittorio Curtoni e ha pubblicato un romanzo, del tutto ignorato, dagli Editori e dai lettori. Ma non si lamenta troppo: ama la fantascienza!

Franca Marsala
Franca Marsala
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Cinquantuno anni, vive da sempre a Messina, dove lavora con i bambini e le piace molto. Scrive racconti di genere thriller, ma di recente si è avvicinata all'horror e alla fantascienza. Ha pubblicato racconti con varie case editrici.
Un suo soggetto del 2015, è diventato un albo della collana Diabolik per la casa editrice Astorina. Un suo testo del 2018, ha fatto parte di uno spettacolo teatrale che ha debuttato a Milano. Ama leggere e dipingere.

1 Commento

  1. Franca Marsala

    😁

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