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ACUFENI – CENTO PAROLE

ACUFENI – CENTO PAROLE
Primo drabble per un nuovo autore: Luca Mancini. Nato e vissuto in Versilia, si è laureato in Storia contemporanea a Pisa, e poi ha conseguito un dottorato in Scienze etno-antropologiche presso la Sapienza a Roma. La fantascienza è stato il suo primo amore.

E veniamo al microracconto di oggi. Perfino gli antichi sapevano che il microcosmo è in diretto rapporto col macrocosmo. Basta guardare una conchiglia per saperlo. Eppure, qualcuno ancora se lo scorda…

t.c.b.

 

 

 

Acufeni, di Luca Mancini

 

 

Aveva saputo che forse il suo acufene si poteva curare, una pubblicità oscura, un pop up da un sito porno.
Accettato il congegno lo aveva inserito con cura nell’orecchio.
La frequenza era importante, il suono simile ai fili dell’alta tensione.
Lo tenga acceso per almeno ore dodici avevano detto.
Il bzzzzzzzzzzzzzzz acuto e duro lo aveva pervaso e poi abbandonato.
Lo vide che correva sui fili dei piloni. Rosso, verde, entrava nelle case, sentiva le grida.
E poi gente che scappava con le mani sulle orecchie grondanti sangue.
Il suo acufene era sparito. Ma non era rimasto niente da sentire.

 

 

 

 

Il racconto “Acufeni” è World © di Luca Mancini. All rights reserved.

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Acufeni, di Luca Mancini (alapc1t)

Immagine di alpac1t: Frattale

 

 

 

 

 

 

 

 

Tea C. Blanc
Tea C. Blanc
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È comasca. Vive un po' a Como, un po' in Svizzera. Collabora ad alcune riviste, sia cartacee che digitali. Ha pubblicato un racconto di genere fantastico con Edizioni Dell’Angelo; il romanzo dagli spunti fantascientifici “Mondotempo” (Watson Edizioni, collana Andromeda). Ha partecipato a varie antologie di autori vari con racconti o saggi. Finalista a vari premi, tra cui Premio Urania nel 2024.

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