COME NYPD BLUE APRÌ LA STRADA A GAME OF THRONES
Riporto un interessante articolo del critico televisivo di Variety, Michael Schneider.
Il fatto
Quest’anno Game of Thrones ha fatto la storia ottenendo ben 32 nomination agli Emmy – il numero più alto in assoluto per una serie in un solo anno. Ha battuto un record che era stato precedentemente detenuto dalla prima stagione del celebre poliziesco NYPD Blue, un cult e un classico degli anni Novanta di cui oggi la ABC sta preparando un grande ritorno con un sequel che molti fan attendono con viva attenzione.
NYPD Blue
Sono passati venticinque anni da quando il dramma poliziesco di Steven Bochco e David Milch ha contribuito a cambiare la narrazione televisiva. Ha inaugurato una nuova era per un piccolo schermo, più adulto e sofisticato ma anche di chiaro successo commerciale. Alla fine ha generato una nuova età dell’oro televisiva.
Ha anche modificato gli orizzonti del premio Emmy. Nel 1994, infatti, ottenne 27 nomination, un’impresa che non sarebbe stata superata fino a quest’anno.
All’epoca NYPD Blue spinse il format della prima serata come nessun altro show televisivo aveva fatto prima. Testò i confini del linguaggio e del sesso mostrabile, presentando personaggi complicati considerati apertamente borderline all’epoca.
I successori
È da questo DNA televisivo che sono nati spettacoli come I Soprano e The Shield, ma anche Breaking Bad, che a loro volta hanno generato l’esplosione di nuove serie originali prima su cavo e poi in streaming.
All’epoca NYPD Blue fece grande scalpore agli Emmy. Considerate le molte polemiche sullo spigoloso show, inizialmente molte emittenti affiliate alla ABC si rifiutarono di trasmetterlo. In seguito si ricredettero dinanzi all’audience crescente e trasversale.
Anche se adesso può sembrare addomesticato, il provocatorio uso nello spettacolo della nudità e di un linguaggio piuttosto crudo è stato sufficiente all’epoca per l’alzata di scudi da parte dei critici culturali. Per esempio, la FCC inizialmente multò la rete per la “nudità sessuale degli adulti” nel primo episodio. Una multa alla in seguito eliminata. Presto NYPD Blue divenne un tale successo che alla fine della prima stagione, era chiaro che la nuova serie era una vera forza. I membri della Television Academy non poterono negarlo…
I premi
Tra quelle 27 nomination c’erano quella per la serie drammatica e per quasi l’intero cast. Tra essi, Dennis Franz e David Caruso come attori protagonisti; Gordon Clapp e Nicholas Turturro quali comprimari; analogamente a Amy Brenneman, Sharon Lawrence e Gail O’Grady per il cast femminile.
Ciò che tuttavia è stato ancora più impressionante è che NYPD Blue ha ottenuto tutte e cinque le nomination nella categoria della sceneggiatura. Peraltro, l’unico altro spettacolo mai realizzato che aveva ottenuto lo stesso risultato era stato un’altra serie di Bochco, Hill Street Blues nel 1983.
Di tutte le nomination, lo show alla fine ne vinse sei, tra cui la sceneggiatura, la regia e l’attore principale per il ruolo di Franz anche se, ironia della sorte, Caruso chiese di rescindere il contratto per perseguire una carriera cinematografica (mai decollata, N.d.R.).
NYPD Blue raccolse numerosi Emmy per una serie drammatica anche per la sua seconda stagione nel 1995. Faceva ormai parte di quell’ondata di show drammatici tipici della metà degli anni Novanta – nati per imitazione – acclamati dalla critica che hanno dominato le nomination nella categoria per diversi anni. Giusto per completezza nel 1995, 1996 e 1997, i nominati risultarono esattamente gli stessi: NYPD Blue, Law & Order, Chicago Hope, ER e The X-Files.
Alla fine della lunga corsa di ben 12 stagioni, NYPD Blue vinse 20 Emmy su 84 nomination. Fu anche l’ultima serie poliziesca a vincere nella categoria delle serie drammatiche.
Dieci anni dopo la svolta di NYPD Blue, gli Emmy subirono un’altra trasformazione quando I Soprano vinse per la serie drammatica: si trattava della prima volta per un prodotto via cavo.
E così la storia cambiò di nuovo, via via fino a Game of Thrones…
Sergio Giuffrida
Classe 1957, genovese di nascita, catanese d'origine e milanese d'adozione. Collabora alla nascita della fanzine critica universitaria 'Alternativa' di Giuseppe Caimmi, e successivamente alla rivista WOW. Dai primi anni Novanta al novembre 2021 è stato segretario del SNCCI Gruppo Lombardo. Attualmente è nel board di direzione con Luigi Bona della Fondazione Franco Fossati e del WOW museo del fumetto, dell'illustrazione e del cinema d'animazione.