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“THE GOLDEN KEEPER” DI IAN R. MacLEOD

“THE GOLDEN KEEPER” DI IAN R. MacLEOD

Questo articolo è pubblicato per gentile concessione dell’Autore e del Web Magazine Andromeda.

 

Ian R. MacLeod, The Golden KeeperThe Golden Keeper è una novella di Ian R. MacLeod uscita per la prima volta sul numero di ottobre del 1997 di Asimov’s Science Fiction, appena prima del suo primo romanzo The Great Wheel, e già segna un momento di raggiunta maturità dell’autore.

The Golden KeeperAmbientato nel II secolo d.C., è scritto nella forma di un memoriale del suo protagonista, Lucio Fabio Massimo.

Lucio è un patrizio romano le cui fortune familiari sono state scialacquate dal padre e per questo deve lavorare come contabile. Il suo ultimo incarico è la gestione di una miniera d’oro in Egitto.

Archeologo dilettante ma appassionato, Lucio si fa condurre dalla schiava Ayla in una località desertica dove sono sepolte le vestigia di una civiltà pre-umana, forse divina, forse extraterrestre.

Qui Lucio farà scoperte prodigiose che cambieranno la sua vita e la sua percezione del mondo e di se stesso.

The Golden Keeper è un capolavoro di allusività e suggestione. Nel suo racconto in prima persona MacLeod ci trascina nel cuore di tenebra di Lucio. Alterna narrazione, paesaggi, sogni, ricordi, quasi senza soluzione di continuità, mantenendo in ognuno di questi livelli lo stesso stile magnificamente ambiguo, costruendo allo stesso tempo un personaggio memorabile e sfaccettato, senza rinunciare ai mezzi della psicanalisi, da autore moderno.

Il momento più alto della novella è senz’altro il lungo episodio della scoperta della città sepolta. Qui il sense of wonder tipico della migliore SF si sposa a una ricchezza stilistica che spazia dalla poesia all’orrore, sempre sotto l’insegna di un’affascinante enigmaticità: qual è la natura dei meravigliosi manufatti trovati da Lucio? Come si collegano ai sogni che lo perseguitano e alla sua turbolenta famiglia? Sono davvero predestinati a lui?

Tutto il racconto si basa su elementi che si ripetono e rincorrono: l’oro, la sepoltura, la morte intesa come punizione pubblica o privata, la trattativa commerciale che diventa concezione dell’esistenza. MacLeod tenta anche un’analisi storica e sociale dell’antica Roma, per quanto forzatamente schematica, ma comunque efficace e funzionale all’intreccio narrativo. La piccola folla di personaggi minori risalta con semplici ma riusciti bozzetti. I cenni alla vita dura e precaria degli schiavi si inseriscono con vigore nella vicenda, costruendo quasi un sub plot che fa anche da contrasto realistico all’atmosfera onirica costruita attorno a Lucio Fabio.

Mario Luca Moretti
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Altri interessi oltre al cinema e alla letteratura SF, sono il cinema e la la letteratura tout-court, la musica e la storia. È laureato in Lingue (inglese e tedesco) e lavora presso l'aeroporto di Linate. Abita in provincia di Milano

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