ALIEN 2 – SULLA TERRA
Giovanni Bartolucci, collaboratore sia della webzine Nuove Vie che di Cose da altri mondi, nel 2017, a soli 47 anni, lui e la madre sono stati uccisi dal padre, a sua volta suicidatosi, antiquario di vecchia stirpe nobile, per problemi finanziari. Questo è uno dei pochi articoli che ci ha lasciato.
Alien 2 – Sulla Terra, trama:
Negli Stati Uniti un’emittente televisiva trasmette il ritorno di due astronauti a bordo di una navicella spaziale. Nell’attesa una giornalista intervista Thelma (Belinda Mayne), una speleologa che ha però un’improvvisa visione di pericolo imminente che la costringe a interrompere la conversazione.
La ragazza, dotata di forti poteri telepatici, viene tranquillizzata dal suo psichiatra e insieme ai suoi amici si prepara a una nuova spedizione.
Mentre si avviano in auto verso la grotta, gli speleologi sentono alla radio che le autorità non hanno trovato alcun superstite all’interno del velivolo. Durante una sosta, Burth (Michele Soavi) raccoglie un frammento di roccia bluastra e lo regala a Thelma, non sapendo che probabilmente si tratta di una delle uova aliene arrivate sulla terra assieme alla navicella spaziale. Mentre gli speleologi iniziano la loro discesa nei cunicoli, la pietra inizia prima a pulsare e poi a trasformarsi…
Curiosità
L’idea del film nacque quando il produttore e regista Ciro Ippolito, reduce dalla proiezione di Alien di Ridley Scott, vide un gigantesco poster di Zombi 2 e decise di realizzare un film di fantascienza sulla scia della pellicola americana, come aveva fatto Lucio Fulci per il film horror di Romero.
Senza soldi né sceneggiatura, praticamente senza nulla, pubblicò quindi un’inserzione sulla rivista Variety annunciando l’imminente realizzazione del film.
Il numero del fax, cui faceva riferimento l’articolo per i contatti, fu letteralmente invaso da richieste per acquistarne i diritti di sfruttamento. Fu a quel punto che Ippolito, insieme al socio Angiolo Stella, partì per gli Stati Uniti dove siglò un accordo con una compagnia locale per la co-produzione del film. I due ottennero anche un congruo anticipo che però spesero quasi interamente in festini, donne e auto di lusso.
Dovendo comunque realizzare la pellicola riducendo al massimo le spese, Ippolito trovò come location ideale le Grotte di Castellana in Puglia. Fotografò quindi dei dépliant del posto da mostrare ai produttori americani per far loro credere che erano frutto dell’ottimo lavoro del suo scenografo e ottenere così altro denaro con cui effettuare veramente le riprese.
A Ippolito mancava anche il mostro protagonista e pensò pertanto di affidare la regia a Mario Bava, maestro del cinema fantastico italiano e autentico genio nel realizzare effetti speciali suggestivi a basso costo. Già impegnato in un altro progetto, Bava però rifiutò, non prima di aver suggerito al produttore di aver in passato ottenuto effetti spaventosi utilizzando della trippa. Fu così deciso di mostrare l’alieno sempre in soggettiva, mettendo la carne attorno all’obiettivo e facendola tremolare, dando l’illusione che fosse in qualche modo pulsante.
La regia era stata affidata a Biagio Proietti che però abbandonò quasi subito il set. Fu Ippolito stesso a sostituirlo: le riprese si svolsero quindi principalmente nelle grotte pugliesi, a Cinecittà e alcuni esterni negli Stati Uniti. Gli effetti speciali furono inoltre realizzati in una cantina romana dove però, a causa delle urla degli attori durante le scene e la puzza della trippa, intervennero le forze dell’ordine, chiamate dagli altri inquilini dello stabile, che arrestarono tutta la troupe per sospetto omicidio e occultamento di cadavere. Alla fine il film fu in qualche maniera terminato con l’ululato del mostro ottenuto registrando uno dei tecnici mentre russava e con le musiche composte dai fratelli De Angelis.
La 20th Century Fox intentò un’azione legale contro la produzione ma un avvocato trovò un romanzo degli anni trenta intitolato Alien e quindi la major perse la causa poiché il nome non era soggetto a copyright. Il seguito ufficiale del film di Scott fu quindi intitolato nel mondo Aliens.
Commercialmente Alien 2 – Sulla Terra non ebbe molto successo in Italia ma fu ben venduto all’estero e tutti, da Ippolito ai co-produttori americani, guadagnarono dall’operazione.
Recentemente, con la riscoperta, anche esagerata, del cinema italiano di genere anni Settanta/Ottanta, Alien 2 è divenuto un cult movie. Nonostante la sua innegabile bruttezza, le dichiarazioni del regista su come fu realizzato, vere o no che siano, hanno accresciuto in qualche maniera l’alone quasi leggendario che aleggia attorno a questa pellicola.
Titolo Italiano | Alien 2 – Sulla Terra | Interpreti | Belinda Mayne | |
Titolo americano | Alien 2: On Earth | |||
Produzione | ITA | Mark Bodin | ||
Anno | 1980 /Colore | |||
Durata | 92′ | Robert Barrese | ||
Regia | Ciro Ippolito (come Sam Cromwell) | |||
Musiche | Guido e Maurizio De Angelis | Michele Soavi | ||
Tratto dalromanzo | – | |||
Ciro Ippolito | ||||
Giovanni Bartolucci
(1970 - 2017) Nato a Ferrara. Collezionista appassionato di cinema di fantascienza e non solo, ha collaborato ad alcuni festival nazionali ed internazionali e ad alcuni forum specializzati sul cinema di genere, con particolare interesse alle questioni legate ai rapporti fra gli autori e la censura e le varie versioni dei film.