5 – Viaggio fantastico sul nostro satellite
Proseguiamo questo viaggio fantastico sul nostro satellite.
Ormai i film del genere cominciano a scarseggiare e questo perché Selene ha perso tutto il suo fascino: ormai sulla Luna ci siamo andati davvero e le storie rischiano di essere considerate datate.
Ma non lo sono quelle, anche se rare, che vedono la superficie del nostro satellite usato come base di lancio o come centro permanente d’insediamenti umani. È il caso di “Luna 02” (Moon Zero Two) di Roy Ward Backer del 1969.
Si tratta quasi di un western ambientato nello spazio, dove l’eroe di turno deve combattere le mire di conquista di un dispotico imprenditore, il quale vuole arricchirsi a spese dei minatori spaziali.
Ricordiamo il serial “U.F.O.” e i suoi 26 episodi che ci portano nella S.H.A.D.O. (Supreme Headquarters Aliens Defense Organization), un’organizzazione posta a tutela della Terra e dei suoi abitanti, che debbono essere protetti dall’attacco di rotori giunti da un mondo lontano. I piloti di queste macchine rapiscono gli abitanti del nostro pianeta per trapiantarne gli organi e poter così curare il loro malato metabolismo.
La Shado opera per terra, per mare, in cielo e anche sulla Luna, dove ha una base avanzata. Nascosta sotto la struttura di uno studio cinematografico, la sede dell’organizzazione è comandata dall’inflessibile Colonnello Straker. (Ed Bishop).
Dati i successi di audience dei telefilm, al mercato distributivo nostrano non sembrò vero di cucire tra loro tre episodi in un’unica pellicola e di presentarli come trama distribuita solo per il mercato cinematografico.
I produttori sono Gerry e Silvia Anderson, famosi per le loro pellicole a pupazzi animati, ma anche per aver prodotto un misconosciuto, dimenticato, ottimo film: Doppia immagine nello spazio di Robert Parrish.
Nel 1973 nasce e muore in tempi rapidi un serial inglese intitolato “Moonbase 3” da noi del tutto inedito.
I sei episodi sono stati girati da Ken Annam e Christopher Barry e raccontano di un sogno mai realizzato: Siamo infatti nel 2003 e uomini e donne vivono sulla Luna in piccole e chiuse comunità praticamente indipendenti fra loro. Ma questa precaria situazione in un ambiente ostile, operando con un budget ristretto e con i difficili rapporti verso il pianeta madre, crea anche problemi psicologici al personale e il Direttore della Base cerca di farvi fronte nel miglior modo possibile.
Il 1974 è l’anno di un altro grosso serial televisivo: “Spazio 1999,” che narra le avventure della Luna diventata astronave, perché è sbalzata via dall’orbita terrestre a causa di una serie di esplosioni nucleari.
La Base Lunare Alpha si trova così a vagare per il cosmo incontrando in fin troppo rapida successione alieni buoni e malvagi, oltre a pianeti all’apparenza stupendi ma che nascondono trappole mortali.
I fans della serie hanno realizzato una sorta di mini-episodio finale nel quale si riesce a capire che il vagabondaggio di questi naufraghi è finalmente terminato ed essi stanno ora vivendo in un mondo lontano senza dimenticare la Terra.
Siamo tutti d’accordo che la fantascienza debba essere una cosa seria, ma si presume che, almeno ogni tanto, qualche opera divertente debba starci bene.
È il caso di un film del 1982 intitolato “L’aereo più Pazzo del Mondo…sempre più Pazzo” (Airplane 2: The Sequel) di Ken Finkleman, seguito del non fantascientifico “L’aereo più pazzo del Mondo.”
Ted Striker (Robert Hays, protagonista anche del primo film), questa volta dovrà portare in salvo addirittura uno shuttle, minacciato da un computer impazzito, da un aspirante dinamitardo suicida e dal solito equipaggio fuori di testa.
La zona di atterraggio è la base lunare comandata da Buck Murdock, alias William Shatner, alias il capitano James T. Kirk di Star Trek…
“Hyper Sapien: Gli Extraterrestri ci Guardano” (Hyper Sapien: People from another star) del 1986 per la regia di Peter Hunt è uno di quei casi in cui gli alieni usano la Luna come base per osservazioni. È capitato spesso il contrario (Assedio alla Terra – La Morte scarlatta viene dallo Spazio – Inferno nella Stratosfera…), solo per citarne alcuni.
In questo film per ragazzi, gli alieni, provenienti dal pianeta Talos, hanno una base segreta sulla Luna, dove troviamo anche due piccole extraterrestri che decidono di fare ciò che i loro genitori esitano a fare, cioè prendere contatto con gli umani. Quindi, Roby e Tavy, così si chiamano le due piccole pesti, si nascondono su una nave spaziale in volo di ricognizione verso la Terra…
Nel 1987 citiamo un filmetto uscito solo in VHS, dove poi la Luna è soltanto nominata come apportatrice di guai… Si tratta di “Alien Predators” opera dimenticabile del 1987 girata da Deran Serafian dove tre ragazzi decidono di trascorrere le loro vacanze a Duarte, in Spagna.
Arrivati là con il loro camper si rendono conto che dalla Luna sono arrivati dei parassiti alieni, capaci di introdursi nel corpo dei terrestri provocando un’orribile trasformazione e quindi la morte. Il contagio è inarrestabile…
Citato e dimenticato.
Da non dimenticare è invece “Na Srebrnym Globe” (Sul globo d’argento) sempre del 1987 per la regia di Andrzej Zulawski, una pellicola polacca ispirata ai racconti della “Trilogia della Luna” scritta tra il 1900 e 1903 da Jerzy Zulawski.
Il film è stato bloccato nel 1977 dal Vice Ministro della Cultura e dell’Arte Janusz Guglielmino ed è stato completato solo 11 anni più tardi, alla fine del comunismo.
Zulawski aggiunse la sua voce da dietro le quinte spiegando a cosa si riferiscono le parti mancanti: Un piccolo gruppo di esploratori cosmici, tra cui una donna, lascia la Terra per trovare la libertà e avviare una nuova civiltà. Non si rendono conto che dentro di loro portano la fine del loro sogno.
Le persone muoiono una dopo l’altra, e intanto i loro bambini regrediscono a una cultura primitiva creandosi nuovi miti e un nuovo dio.
Un ricercatore spaziale giunge qualche tempo dopo sulla Luna, per verificare quanto ha visto nel video diario spedito sulla Terra con un razzo dell’ultimo discendente dei coloni originali sopravvissuto. La società che trova è divisa in numerose classi e tutti sono in attesa dell’arrivo di un messia.
Il nuovo arrivato è considerato un possibile messia e per qualche tempo vive come un dio. Alla fine, sarà crocifisso dal suo popolo.
È del 1989 un curioso film intitolato “Assassinio sulla Luna” (Murder on the Moon) di Michael Lindsay-Hogg interpretato dalla allora formosa Brigitte Nielsen e giunto da noi a quanto pare solo in VHS.
Una donna, Maggiore della Nasa, viene inviata in missione all’interno di una miniera lunare russa che è stata affittata agli americani, perché dovrà scoprire l’autore di un omicidio.
Anche i russi mandano una squadra investigativa capitanata da un militare. I due impareranno a collaborare e scopriranno il colpevole.
Merita una citazione l’ottimo film di Clint Eastwood “Space Cowboys” (Space Cowboys) targato 2000 perché anche se la Luna si vede solo nelle ultime sequenze quale luogo di eterno riposo di un astronauta anziano e malato, la storia di vecchi astronauti che se ne vanno nello spazio, alla faccia della NASA per aggiustare un satellite sovietico dotato di un software obsoleto, è raccontata in maniera vivace, interessante e realistica.
Brutta fine per la nostra pallida Selene nel film “Tycus” (Forbidden Target) di John Putch, sempre anno 2000.
Si tratta di un film televisivo, ma superiore alla massa dei suoi simili.
Nel 1989, l’astronomo Peter Crawford scopre una cometa in collisione con la Terra. Egli riferisce i suoi risultati al Consiglio, ma questi pensano che sia uno scherzo e si rifiutano di ascoltarlo.
Dieci anni dopo la cometa, ora chiamata Tycus, si sta rapidamente dirigendo verso la Terra ma non è in rotta di collisione con il nostro pianeta perché Tycus colpirà la Luna e forse riuscirà a distruggerla e il nostro satellite si frantumerà e i frammenti verranno risucchiati dalla gravità terrestre.
Il Dr. Crawford inizia la costruzione di una grande città situata sotto le montagne della Sierra. La sua opera fornirà un rifugio sicuro per un numero limitato di persone che costituiranno l’inizio della nuova popolazione dopo la catastrofe. Un giovane reporter, Jake Lowe, sta indagando e scopre la verità. Scopre anche che Crawford sta progettando di andare a prendere la moglie e la figlia per portarle al sicuro.
La notizia della cometa viene resa pubblica e il programma di volo verso Los Angeles si fa problematico per il gran caos. Riesce comunque nell’intento e si stanno avvicinando all’ingresso della città sotterranea, proprio mentre Tycus impatta sulla Luna e i suoi frammenti iniziano il viaggio mortale verso la Terra.
Mentre si avvicina all’ingresso Crawford vede un gruppo di persone che disperatamente aspettano che le porte della città si aprano, attiva l’ascensore e cammina verso la porta.
Quando tutti sono entrati nell’ascensore, Crawford è afferrato da quella gente ed è costretto a restare fuori.
L’ascensore scende nella città sotterranea. I detriti iniziano a piovere sulla Terra. I frammenti cancellano tutte le principali città del mondo: Parigi, New York, Londra, Tokyo, Los Angeles, Mosca… La civiltà umana è spazzata via…
Molto più tardi, quando la Terra si è ripresa dal disastro, e siamo nell’anno 2029, un gruppo di persone sedute nelle montagne della Sierra raccontano di un mondo antico dove strade e palazzi ricoprivano tutta la superficie della Terra.
Raccontano del Dr. Crawford che per primo scoprì il puntino nel cielo e come quel piccolo punto avrebbe portato alla rovina. In quel momento si viene a sapere che migliaia di piccole lune circondano la Terra e hanno formato una cintura di asteroidi intorno al nostro pianeta…
Anche Eddie Murphy interpreta una storia che si svolge tutta sul suolo lunare.
Siamo nel 2002 ed appare sugli schermi “Pluto Nash” (The Adventures of Pluto Nash) di Ron Underwood dove il nostro protagonista, Pluto Nash, appunto, è il proprietario di un Night Club sulla Luna nell’anno di grazia 2087.
Anche lì esistono i gangster ai quali lui non vuole vendere il suo locale e deve difendere anche il nostro povero satellite dalle loro mani. I malviventi sono guidati da un capo il cui nome è tutto un programma: Rex Crater.
Il film fu un flop spaventoso: ha incassato infatti soli 4,4 milioni di dollari, contro i 100 del costo di produzione. Inoltre ha ottenuto cinque candidature ai Razzie Awards nel 2002, senza però vincerne nessuno: Razzie Award al peggior film, Razzie Award al peggior attore protagonista per Eddie Murphy, Razzie Award al peggior regista per Ron Underwood, Peggior sceneggiatura per Neil Cuthbert, Peggior coppia Eddie Murphy e il clone di sé stesso, Peggior film commedia dei nostri primi 25 anni, non male… non male…
“Moon” (Moon) di Duncan Jones datato 2009 è una storia particolare in quanto si svolge totalmente sulla Luna sulla quale Sam Bell, impiegato presso la Base Lunare Selene ormai da tre anni, lavora per una società, la Selene, che ha lo scopo di estrarre l’Helium 3, un gas naturale che potrebbe risolvere la crisi energetica presente sul nostro pianeta.
La sua vita nella base è in perfetta solitudine, l’unica compagnia è il robot Gertie e sta aspettando con ansia la fine del suo periodo di lavoro per poter tornare dalla moglie e dalla figlia.
Mancano due settimane alla fine di questo turno ed egli comincia a soffrire di allucinazioni seguite da un forte mal di testa. Si tratta di un disturbo che compromette il suo lavoro, portandolo a compiere un errore fatale che causa la mancata estrazione del gas.
Malgrado le sue precarie condizioni Sam scopre che la società ha pianificato la sua sostituzione con una copia più giovane di sé stesso, il che gli fa pensare che pure lui potrebbe essere una copia e che quindi la sua vita, i suoi ricordi in realtà non gli appartengano.
Pellicola intimista inglese per la gioia dei critici.
Le riprese sono state effettuate negli studi di Shapperton e sono durate 33 giorni mentre la riproduzione del suolo lunare e i modellini non sono stati fatti al computer ma sono opera della Cinesite, casa di effetti speciali londinese per i film indipendenti.
Incredibile scientificamente ma divertente è la miniserie “Impatto dal Cielo” (Impact) di Mike Rohl anche questo del 2009.
La trama ci mostra di tutto: impatti meteorici, catastrofi lunari, effetti a gravità zero, viaggi sul nostro satellite, insomma 240 minuti di sano divertimento ben fatto senza porsi grossi problemi.
La storia è presto detta: Nel Nord America Il cielo della notte del 10 agosto si illumina di scie lasciate da quella che viene considerata la più grande pioggia di meteoriti degli ultimi diecimila anni; dopo diverse ore, un enorme asteroide colpisce la Luna, spargendone alcuni frammenti in direzione della Terra.
I Piccoli impatti non creano apparentemente grossi pericoli, ma il verificarsi di alcuni fenomeni insoliti, come l’interruzione delle linee telefoniche, lo squilibrio delle maree e la sparizione temporanea a macchia di leopardo della gravità, induce il presidente degli Stati Uniti a formare un team di scienziati per indagare.
Dopo svariate ricerche, si scopre che l’asteroide che ha colpito la Luna è un frammento di nana nera e ciò spiegherebbe il progressivo “fluttuare” di persone e cose, dovuto all’aumento di massa (e a sua volta di forza di gravità) della Luna.
Il satellite, inoltre, ha modificato la sua orbita che da circolare è diventata ellittica eccentrica, il che fa concludere che impatterà sulla Terra nei successivi 39 giorni.
Un gruppo di astronauti parte per la Luna per eliminare il frammento che, se potesse essere estratto usando armi nucleari, potrebbe far tornare il nostro pur sconquassato satellite su un’orbita regolare senza pericolo d’impatto. In DVD è uscito con il titolo originale “Impact”
Le missioni Apollo, com’è noto, sono arrivate fino al numero 17 poi, a causa del consueto taglio dei fondi, le successive sono state sospese.
Addirittura, nell’agosto 1971, il presidente Richard Nixon aveva già pianificato di annullare tutti i successivi allunaggi (Apollo 16 e 17).
Caspar Weinberger, direttore dell’Ufficio Gestione (OMB) si oppose a questa decisione, persuadendo Nixon a portare a termine le missioni lunari rimanenti e raccomandando di confermare la cancellazione solo “sulla base del fatto che la missione Apollo 15 avrebbe avuto così tanto successo da un punto di vista scientifico da giustificare l’inizio anticipato dei programmi Space Shuttle“.
Comunque, non si poté evitare la cancellazione di Apollo 18, 19 e 20. Anzi, per essere precisi, la prima missione a essere cancellata fu Apollo 20.
Il 4 Gennaio 1970 la NASA annunciò la cancellazione di Apollo 20 per utilizzare il razzo Saturn V per lo Skylab in quanto le restrizioni del budget avevano limitato a 15 il numero di Saturn V.
L’amministratore NASA George M. Low annunciò che le tre missioni finali sarebbero state riprogrammate nel 1973-1974 dopo le missioni Skylab, ma naturalmente non se ne fece nulla.
Si è più volte, però, paventata di una segreta missione Apollo 18.
Nel film “Tramonto di un Eroe” (Personal Choice) del 1989 girato da David Saperstein, se ne parla come realmente avvenuta. Infatti, in questa quasi sconosciuta ma ottima pellicola un’astronauta durante la missione lunare trova sul nostro satellite qualcosa che tiene nascosto agli occhi del mondo, un mondo che lui considera crudele e immaturo, non certo pronto ad incontrarsi con esseri di un altro pianeta. In punto di morte rivelerà tramite un messaggio il suo segreto a un giovane destinato a diventare un’astronauta.
Ben diverso è l’approccio di un film del 2011 “Apollo 18” (Apollo 18) di Gonzalo López-Gallego, fino a questo momento inedito per noi, perché la missione di Apollo 18 fu segreta e tale dovrà rimanere.
Come si è detto l’Apollo 17, lanciata in orbita il 17 dicembre 1972, è stata l’ultima missione umana sulla Luna, se non fosse che un anno dopo, nel dicembre del 1973, tre astronauti americani vengono inviati in missione segreta sulla Luna dal Dipartimento della Difesa. Il loro è l’Apollo 18.
Nessuno, neanche le loro famiglie, sanno dove sono e cosa stanno facendo.
Convinti di esser stati spediti sulla Luna per installare alcuni rilevatori per prevenire eventuali attacchi missilistici da parte dell’URSS, i tre si troveranno presto dinanzi a un’altra e angosciante realtà che ha i contorni alieni e il sapore di morte.
Affidandosi a presunti video ufficiali girati nel 1973 dal comandante Nathan Walker, dal tenente colonnello John Grey e dal capitano Benjamin Anderson, solo ora ritrovati, si prova a tessere le fila di quanto potrebbe essere accaduto…
“Iron Sky” (Iron Sky) del 2012 dovuto alla regia di Timo Vuorensola ci presenta una storia peraltro già apparsa su fumetti e libri e cioè quella dei nazisti che sono giunti sulla Luna, hanno costruito una base nel 1945 e tramite questa stanno per minacciare la Terra.
Intanto, nel 2018 una navicella spaziale americana compie una nuova missione sulla Luna. Il lander trasporta due astronauti di cui uno di loro è nero: James Washington, specificatamente scelto per il colore della sua pelle per sostenere la rielezione del presidente degli Stati Uniti. Scelta che certo non aiuta a pacificare gli animi dei nazisti.
Nel 2013 esce, ma non da noi, “Stranded” di Roger Cristian, film in cui la base lunare Arca viene colpita da una pioggia di meteoriti e subisce gravi danni.
Il colonnello Gerard Brauchman manda l’astronauta Ava Cameron a riparare una zona della base piena di monossido di carbonio. Il Dr. Lance Krauss avverte che il gas può causare paranoia e allucinazioni.
La donna porta un campione del meteorite colpevole del danno per l’analisi e il dottor Krauss scopre che vi sono misteriose spore all’interno.
Ava si ferisce accidentalmente un dito, ma nasconde il taglio al medico. Quando Ava resta incinta, partorisce una prole aliena.
Brauchman e Kraus credono che Ava stia delirando ma uno dei bambini morde un astronauta e ne crea un clone…
Vanni Mongini
Tra i maggiori specialisti mondiali di cinema SF (Science Fiction) è nato a Quartesana (Fe) il 14 luglio 1944 e fino da ragazzino si è appassionato all'argomento non perdendosi una pellicola al cinema. Innumerevoli le sue pubblicazioni. La più recente è il saggio in tre volumi “Dietro le quinte del cinema di Fantascienza, per le Edizioni Della Vigna scritta con Mario Luca Moretti.”