UNA DISCESA DAL MONTE OLYMPUS – CENTO PAROLE
Nella storia di oggi la protagonista si misura su terreni marziani, anzi, più che terreni alture…
t.c.b.
Una discesa dal monte Olympus, di Giancarlo Manfredi
Mai stata brava a scuola.
Del resto, l’ESA non mi ha selezionata come scienziata per questa spedizione, ma come guida alpina: immaginate una montagna alta 25 chilometri, atmosfera mortale, temperature che nemmeno sull’Everest!
Ora però che, in caduta libera, supero il chiodo di assicurazione, azzardo un calcolo.
La corda misura 100 metri, la gravità marziana accelera un corpo di 3,7 metri al secondo…
…Un “fattore di caduta” mortale, tuttavia quassù peso tre volte meno.
Il tizio della mela, questa volta, sarà clemente.
Ma dimentico la sua legge di gravitazione universale e la parete basaltica verticale mi attira verso di sé.
Inesorabile.
Il racconto “Una discesa dal monte Olympus” è World © di Giancarlo Manfredi. All rights reserved.
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Tea C. Blanc
È comasca. Vive un po' a Como, un po' in Svizzera. Collabora ad alcune riviste, sia cartacee che digitali. Ha pubblicato un racconto di genere fantastico con Edizioni Dell’Angelo; il romanzo dagli spunti fantascientifici “Mondotempo” (Watson Edizioni, collana Andromeda). Ha partecipato a varie antologie di autori vari con racconti o saggi. Finalista a vari premi, tra cui Premio Urania nel 2024.
Fantastico! Questa è la vera fanta-SCIENZA che apprezzo! Complimenti
Mirco grazie, apprezzo moltissimo il tuo commento!!!
p.s. Birra (romulana) pagata alla prima occasione…