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KRISS BOYD E STAR TREK, UN GIOCO DI RIMANDI

KRISS BOYD E STAR TREK, UN GIOCO DI RIMANDI

Di Nevio Zeccara e del suo personaggio Kriss Boyd abbiamo già parlato su questo sito e spero, con le mie considerazioni, di rendere giustizia a un grandissimo artista e a una pietra miliare non solo del fumetto di fantascienza italiano ma anche di quello mondiale.

Kriss Boyd, Star TrekI primi fumetti di Zeccara ad apparire nell’area internazionale sono quelli realizzati negli anni Sessanta per la serie classica di Star Trek e per Explorers of the Unknown. Per Star Trek, Zeccara realizza le prime due storie delle avventure del famoso equipaggio dell’Enterprise, le successive saranno disegnate da Alberto Giolitti. Explorers of the Unknown racconta invece, su testi di Dick Wood, l’avventura spaziale della nave sperimentale Hunter I. Ambedue i fumetti vengono diffusi per il pubblico inglese e americano. In Italia arriveranno più tardi. Sempre verso la fine degli anni Sessanta, questa volta per il pubblico italiano, vediamo storie come Oltre il Sole e Willy West.

Perché questi fumetti sono importanti? Perché i disegni si avvicinano molto a quella che sarà la grafica del suo più importante personaggio: Kriss Boyd.

Kriss Boyd

Studio dei personaggi

L’anno ufficiale di nascita delle avventure di Kriss Boyd, il 1976 – così come riportato da diversi siti (compreso il nostro) – si riferisce alla data in cui iniziarono le pubblicazioni su Il Giornalino delle Edizioni San Paolo ma, in realtà, le due primissime storie (Operazione Tecron e I due mondi) furono pubblicate nel 1968 sulle pagine de Il giorno dei ragazzi.

La serie su Il Giornalino verrà pubblicata in due blocchi, il primo dal 1976 al 1987 e il secondo dal 1999 al 2000, e avrà episodi scritti da vari autori, alcuni a firma di Zeccara stesso e altri con il figlio Paolo. La cultura fantascientifica dell’autore è grande e questo traspare nella cura che mette nella realizzazione delle tavole. Da un punto di vista grafico si vedono riferimenti a Star Trek, Doctor Who, Flash Gordon e a Buck Rogers, giusto per citarne alcuni.

Negli anni Novanta feci delle ricerche sull’archivio Memory Alpha (creato dal fan club italiano dedicato a Star Trek). Nell’edizione italiana (ora non più online), era possibile leggere nell’archivio dei personaggi i nomi di Kriss Boyd e di Nevio Zeccara come personaggi immaginari dell’universo Trek, come omaggio del fan club al realizzatore del primo fumetto della serie.

Ma i collegamenti tra Zeccara, Boyd e Star Trek, a mio parere, non si fermano qui. Nell’episodio boydiano Attacco all’impero, Kriss affronta un androide inarrestabile che viaggia su un astronave a forma di cubo. Approfittando del fatto che in questi giorni viene trasmessa la serie TV dedicata al personaggio di Picard, avanzo una teoria. La storia Attacco all’impero è del 1981, la serie Star Trek TNG è del 1986 e i Borg e le loro astronavi a forma di cubo vi fanno comparsa nel 1989. Molto si è letto sulla composita genesi di questa specie aliena ma a mio modesto parere, in quel crogiolo di suggestioni che è stata la creazione dei Borg, c’è anche spazio per un piccolo omaggio, mai dichiarato, al disegnatore del primo fumetto della serie classica a fumetti, un grande maestro per molti anni caduto nell’oblio e ingiustamente dimenticato.Kriss Boyd

La tavola di Kriss Boyd in copertina (in china e pennello) e lo studio dei personaggi sono illustrazioni inedite gentilmente fornite da Paolo Zeccara.

Max Strano
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Grande appassionato di astronomia, scienza, fantascienza, divulgazione e musica (oltre di un milione di altre cose), da anni ha focalizzato il suo interessi su questi argomenti che spera un giorno di riuscire a fondere in una serie di progetti.

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