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CRONACHE DEL CONDOMINIO DI FRANCO GIAMBALVO

CRONACHE DEL CONDOMINIO DI FRANCO GIAMBALVO

Non riesco neanche a ricordare quando fui contattato da Giovanni Mongini per partecipare a questa bella avventura di Cose da Altri Mondi. Non è passato molto tempo, quindi sospetto che già la memoria a breve termine stia andando a farsi benedire, cosa che non è sempre un male.

Tra le incombenze che mi si richiedeva di assolvere, comunque, c’era quella di collaborare alla valutazione dei racconti pervenuti in redazione, per decidere quali fossero degni di comparire sul sito. Devo confessare che sulle prime cercai di defilarmi – dato che già svolgo questa attività per Edizioni scudo, cosa abbastanza onerosa – tuttavia Mongini mi fece sparare un siluro fotonico da una delle astronavi della sua flotta, sempre costantemente in orbita intorno alla Terra per difenderci dai diafanoidi, il che mi fece prontamente cambiare idea. Da allora ho cercato, un po’ indegnamente e con momenti di appannamento, di assolvere al compito, ma ne ho parlato qui perché è in quella sede che ho incontrato Franco Giambalvo.

Sulle prime, ehm, scusa Franco, mi sono un poco preoccupato. La foto con cui lui si presenta al mondo, devo dire, fa pensare a persona assai burbera. Inoltre, il suo modo di giudicare gli scritti mi pareva estremamente rigoroso, l’opposto del mio che sono notoriamente di manica larga – perché la mia funzione in Edizioni Scudo non è solo quella dell’editor che seleziona la qualità degli scritti ma anche quella dell’insegnante che cerca di condurre i giovani scrittori a maturare attraverso i consigli e l’esperienza.

Fatto sta, che mano a mano si procedeva, scoprivo in Franco un lato sensibile, di grande gentilezza. Credo che sia stato questo a predispormi a ciò che venne dopo. Dalle varie corrispondenze e da ciò che compariva sul sito compresi, mia somma ignoranza, che Franco aveva anche un passato di scrittore, che mi pareva non avergli dato le giuste soddisfazioni (cosa che in Italia nel campo della fantascienza, in realtà, ahi-noi, è la norma).

Dovete sapere anche che nel nostro paese, in questo momento, gli editori sono molto restii a produrre antologie di racconti di fantascienza autoctoni, quindi sapevo di aver gioco facile proponendogli di raccogliere i suoi racconti in un unico volume con Edizioni Scudo.

Franco Giambalvo: cronache del condominioInfatti, seppur un po’ perplesso – anche dalle condizioni spartane che noi offriamo agli autori, che spesso fanno fuggire moltissimi aspiranti scrittori – Franco aderì e io mi ritrovai in mano un tesoretto che confermava tutte le mie sensazioni.

Come poi scrissi nella presentazione mi appariva “uno scrittore maturo, che sa presentarci persino i mondi più apocalittici con una leggerezza sempre venata di un sottile umorismo.”

I tre racconti che hanno dato origine al titolo del volume – che venivano da un progetto incompiuto che doveva intitolarsi: Cronache di un mondo troppo affollato – ne sono un esempio emblematico. Tutti narrati in prima persona da bambini che assistono a una tragedia senza quasi rendersene conto. Il mondo in cui vivono, infatti, è così soffocato dalla sovrappopolazione che una gran parte delle persone vive tutta la vita asserragliata in casa sua, spaventata dalle fiumane di peripatetici il cui compito a permettere la sopravvivenza di un minimo di economia, basata sul baratto.

Ma i bambini sono così, stupiti da ogni cosa, da ogni scoperta o rivelazione, che giunge loro dall’esterno ma, soprattutto, dall’interno del loro piccolo mondo: il Condominio. Così Franco si diverte a raccontarci le cose più semplici e quotidiane, come viste dagli occhi di chi non conosce quasi nulla della realtà; una tematica che troveremo ancora in altri dei suoi racconti.

E questi del mondo affollato sono in qualche modo concatenati tra loro perché il progetto prevedeva diversi episodi da raccogliere in un unico volume. Un progetto che, da scrittore, devo dire non sarebbe stato facile condurre a termine, ma che ci ha per ora regalato tre chicche che sarebbe stato un peccato non condividere col mondo.

Un’altra qualità del Giambalvo scrittore e la sua cura dei particolari, delle ambientazioni storiche o fantastiche, delle descrizioni; cosa che lo rende quindi anche un ottimo scrittore del genere steampunk di cui abbiamo degli esempi nel volume.

Tra le altre cose, c’è poi anche un racconto ambientato nel medioevo e scritto in un linguaggio consono al periodo, un altro virtuosismo non nelle corde di chiunque.

Un onore quindi aver dato la vita a quest’antologia, sperando che questo invogli Franco a continuare con progetti corposi, che mi troveranno pronto ad accoglierli.

Franco Giambalvo: cronache del condominio

Disegno di Giorgio Sangiorgi

Giorgio Sangiorgi
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Sangiorgi lavora e vive a Bologna. Dopo un esordio nel campo del fumetto, ha vinto alcuni premi letterari locali per poi diventare uno degli autori e dei saggisti della Perseo Libri Il suo libro "La foresta dei sogni perduti" ha avuto un buon successo di pubblico. Ora pubblica quasi esclusivamente in digitale e alcuni suoi racconti sono stati tradotti e pubblicati in Francia e Spagna.

1 Commento

  1. Ricardo L. Garcia

    Buon lavoro!

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