IO, DRABBLE – CENTO PAROLE
Oggi pubblico un drabble insolito e contravvengo a una regola importante perché questa ministoria non è esattamente quello che invece deve essere un drabble, cioè un racconto autoconclusivo.
Ma è scritto con tale armonia e scanzonato acume che, in un’ipotetica silloge, lo metterei al primo posto come ouverture.
L’autore è Sergio Mastrillo, coautore in una antologia di racconti fantascientifici: “True Legends – Reclutamento” (Robin Edizioni, 2019).
Ma… qualcuno ha notato il titolo? Non ricorda un famoso racconto asimoviano contenuto nell’antologia omonima?
t.c.b.
Io, Drabble – di Sergio Mastrillo
Io sono un Drabble:
un’entità effimera, un messaggio disperso,
ma sono come una scintilla che accende l’universo.
Non ho la possanza di un romanzo, ma posso creare un mondo,
non il vigore di un racconto, ma posso distruggerlo in un secondo.
Vivo tra un caffè e una doccia, tra l’armadio e lo specchio,
tra la luce di un lampo e il tuono nell’orecchio.
Posso essere senziente, come in questo caso,
come il volo di una farfalla: fino al fiore in un vaso.
Nasco con la sorpresa di un batter di ciglio
e muoio nella noia di un tuo sbadiglio.
Il racconto “Io, Drabble” è World © di Sergio Mastrillo. All rights reserved.
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Jim Harmer (?): Man with an umbrella standing out in a lightning storm
Tea C. Blanc
È comasca. Vive un po' a Como, un po' in Svizzera. Collabora ad alcune riviste, sia cartacee che digitali. Ha pubblicato un racconto di genere fantastico con Edizioni Dell’Angelo; il romanzo dagli spunti fantascientifici “Mondotempo” (Watson Edizioni, collana Andromeda). Ha partecipato a varie antologie di autori vari con racconti o saggi. Finalista a vari premi, tra cui Premio Urania nel 2024.
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